Antica città della Sicilia. Sorgeva sulla costa
settentrionale dell'isola, su un altopiano del Monte Catalfano. La sua origine
è incerta; Tucidide ne fece risalire la fondazione ai Fenici. All'inizio
del IV sec. a.C.
S. fu sottomessa da Dioniso, mentre nel 234 a.C.,
durante la prima guerra punica, si arrese ai Romani subito dopo la caduta di
Palermo. Da Cicerone venne nominata tra le tante città sicule che ebbero
a subire soprusi da parte del governatore Verre. Il periodo più florido
per S. fu quello compreso tra il II sec. a.C. e il I sec. d.C. Abbandonata dagli
abitanti, la città scomparve; l'ultimo dato archeologico a nostra
disposizione è costituito da alcune monete dell'età di Commodo
(fine del II sec.). • Arte - Gli scavi, iniziati nella prima metà
del XIX sec., hanno consentito di portare alla luce una parte della città
ellenistico-romana, probabilmente fondata intorno alla metà del IV sec.;
il piano urbanistico, infatti, era di tipo ippodameo, a pianta ottagonale, con
strade ad angolo retto e
insulae divise da canali destinati a raccogliere
i rifiuti e a smaltire le acque piovane superflue. Gli edifici pubblici sono
situati all'estremità Nord-Ovest di
S., dove si trovano:
l'agorà; il teatro; un odeon; un imponente edificio che fu con tutta
probabilità un ginnasio; un edificio sacro, suddiviso in due ambienti
contenente ognuno la statua di una divinità; un altro edificio sacro
collocato sul punto più alto della città e costituito da
più ambienti disposti in modo da formare una sorta di labirinto. Ai piedi
del Monte Catalfano sorgeva inoltre la necropoli, con tombe a fossa e a
camera.