Uomo politico italiano. Seguace di G. Giolitti
e deputato dal 1913, fu contrario all'intervento dell'Italia nel conflitto
mondiale, ma quando l'ingresso fu deciso, si arruolò volontario.
Sottosegretario alla Marina (1919-20) e commissario degli Approvvigionamenti
(1920-21), ottenne la carica di ministro delle Finanze nel 1921 e si
batté per l'abolizione del prezzo politico del pane; ministro della
Guerra nel 1922, si schierò contro il Fascismo, opponendosi strenuamente
alla “marcia su Roma”. Dichiarato decaduto dal mandato parlamentare
nel 1929, nel 1943 fu a fianco di Vittorio Emanuele III nella preparazione del
colpo di Stato del 25 luglio, contro Mussolini e, dopo la liberazione di Roma,
dal 1944 al 1945 fu ministro del Tesoro. Lasciò diversi scritti, tra cui
le
Memorie (postume, 1949) (Cuneo 1882 - Roma 1945).