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Sofrone.

Mimografo greco-siracusano. Contemporaneo di Euripide, inventò e perfezionò un genere di commedia, il mimo, che riproduceva con fedeltà piccole scene di vita quotidiana, di cui Platone fu autorevole ammiratore e che il figlio Senarco contribuì a diffondere. Scrisse in dialetto dorico e in prosa rimica e i suoi mimi, a seconda dell'argomento e del personaggio principale, furono distinti in maschili e femminili. Molti sono i titoli giunti fino a noi, tra i quali ricordiamo Le medichesse, La suocera, Il messaggero, Il pescatore e il contadino, Il pescatore di tonni, Le donne che dicono di tirar giù la luna, ma se ne hanno pochi frammenti (circa 170), a volte di una sola parola, non bastevoli a valutarne esattamente il contenuto e il carattere (V sec. a.C.).