Geol. - Emissione violenta di vapori e gas
surriscaldati (100-200 °C) e sotto pressione, di origine magmatica, da
condotti e spaccature del suolo. I
s. sono diffusi in Italia (specie in
Toscana), in California, in Alaska, in Cile, in Giappone. I
s. toscani si
trovano per lo più nelle province di Pisa, Grosseto e Siena e sono noti
come
s. boraciferi, poiché contengono una percentuale elevata di
acido borico; spesso il getto di vapori e gas avviene mediante bacini d'acqua e
si hanno allora laghetti, denominati a livello locale
lagoni. Fu nelle
acque di uno di questi laghetti, presso Cerchiano (provincia di Grosseto), che
il chimico tedesco F. Höter rilevò la presenza di acido borico; si
deve poi all'industriale d'origine francese Giacomo de Larderel l'estrazione di
tale acido, che cominciò ufficialmente nel 1818, nonché i primi
tentativi di trivellazione (
s. artificiali). Attualmente il numero di
s. artificiali è in costante aumento in Toscana, a fronte di una
sensibile riduzione di quelli naturali; il continuo progresso delle tecniche di
perforazione, inoltre, ha consentito di raggiungere profondità via via
crescenti. In passato il vapore dei
s. serviva a due scopi principali:
l'estrazione di composti chimici e la produzione di energia elettrica.
Attualmente, a causa soprattutto del basso tenore dei composti chimici contenuti
nel vapore dei pozzi, i
s. vengono impiegati per ricavare energia
elettrica, da destinare al riscaldamento di impianti industriali, agricoli o di
uso civile. • Bot. - Nome con cui viene comunemente indicato il
Taraxacum officinale, detto anche
dente di leone
(V.). Il nome
s. deriva dal fatto che,
quando il frutto giunge a maturazione, si forma un'infruttescenza a sfera che si
dissolve al minimo soffio.