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Soave, Francesco.

Educatore e poligrafo svizzero. Entrato nel 1759 nella congregazione dei Padri Somaschi, dal 1786 al 1789 fu generale delle scuole elementari di Lombardia, nelle quali applicò i metodi di J.I. Felbiger. Nel 1796, all'arrivo dei Francesi, temendo rappresaglie per l'opuscolo antifrancese Vera idea della rivoluzione di Francia (1795), S. si rifugiò a Lugano, nel collegio del proprio ordine, dove ebbe come allievo A. Manzoni. Nel 1799, riconquistata la Lombardia dagli Austriaci, S. ritornò a Milano, impegnandosi nella traduzione sia di opere letterarie e filosofiche dal greco, dal latino, dall'inglese, sia nel volgarizzamento di scritti didattici dal tedesco. Ebbe grande fama per la sua attività di divulgatore dell'empirismo lockiano e del sensismo di Condillac; rivelò la propria originalità di educatore, ottenendo le lodi di U. Foscolo e di A. Manzoni. Pubblicò accurate opere di natura pedagogica, quali l'Antologia latina (1771), le Istituzioni di logica, di metafisica, di etica (1791) e le Novelle morali (1782), uno dei primi e più considerevoli saggi di letteratura per l'infanzia (Lugano 1743 - Pavia 1806).