Economista e filosofo scozzese. Dopo aver studiato
a Glasgow e a Oxford, ottenne la cattedra di Logica (1751) e poi di Filosofia
morale (1752) all'università di Glasgow. Nel 1764 abbandonò
l'insegnamento per accompagnare il duca di Buccleugh, suo discepolo, in un
viaggio in Europa; con lui soggiornò a lungo in Francia, dove conobbe i
più eminenti uomini del tempo. Tornato in patria nel 1766, si
ritirò per una decina d'anni a Kirkcaldy, dedicandosi esclusivamente agli
studi. Nel 1778 fu nominato segretario dei dazi e delle dogane in Scozia, carica
che mantenne fino alla morte. Nel 1783 fondò la Royal Society di
Edimburgo, suddivisa in due sezioni: una scientifica e l'altra letteraria.
Risale al 1787 la nomina a rettore dell'università di Glasgow. Nel 1759
S. pubblicò la
Teoria dei sentimenti morali, una sintesi
della sua dottrina morale e fondamentale premessa ad alcuni importanti temi del
pensiero economico e sociologico moderno. In essa
S. ritiene che in
virtù di un sentimento di simpatia l'uomo sia naturalmente portato a
esprimere giudizi positivi sul comportamento dei suoi simili e ad attendersi che
anche gli altri facciano altrettanto sul suo conto. Queste reciproche
aspettative legano gli individui fra loro e fanno della società una sede
di scambi e di servizi tra gli individui, in cui la libertà assurge a
condizione di ogni possibile progresso e le ingiustizie determinate dalla
libertà economica non giustificano una rinuncia alla libertà
stessa. Risale al 1776 l'opera che determinò la fama di
S., le
Ricerche sopra la natura e le cause della ricchezza delle nazioni, in cui
l'autore, che a ragione può essere considerato il fondatore della moderna
scienza economica, passò da una trattazione frammentaria ed empirica a
una trattazione sistematica e scientifica dell'economia. Alla base del proprio
pensiero economico-politico
S. pose una filosofia etico-sociale: la
condotta umana, a suo parere, è determinata da una serie di impulsi
(egoismo, simpatia, desiderio di libertà, senso della proprietà,
abitudine al lavoro e tendenza al baratto) in virtù dei quali ognuno
è in grado di individuare il proprio interesse e dovrebbe essere lasciato
libero di perseguirlo; d'altra parte, essendo gli impulsi umani armoniosamente
equilibrati dalla Provvidenza, l'interesse personale coincide con l'interesse di
tutti. Le conseguenze economico-politiche di una simile filosofia sono
rilevanti. Se ogni membro della comunità deve essere lasciato libero di
operare come crede perché in tal modo contribuirà anche al bene
comune, ne deriva che l'intervento dello Stato nella società deve essere
ridotto al minimo.
S., in particolare, ritiene che allo Stato debbano
essere riservati tre soli compiti: la difesa da eventuali nemici esterni,
l'istituzione e il buon funzionamento dell'amministrazione della giustizia e la
cura delle opere pubbliche; al di fuori di questi campi, qualunque altra
ingerenza da parte dello Stato è destinata a rivelarsi dannosa. Si tratta
di una rigorosa giustificazione teorica del
laisser faire.
Caratteristiche fondamentali dell'opera di
S. sono dunque:
l'
utilitarismo, per cui l'individuo è spinto da sentimenti innati
ad agire economicamente per massimizzare la ricchezza materiale;
l'
individualismo, per cui la società risulta costituita dalla
somma degli individui e la realizzazione degli interessi individuali è
insieme quella dell'interesse sociale; il
liberismo, per cui lo Stato non
deve intervenire nelle azioni economiche degli individui perché ne
turberebbe l'armonia. Quanto alle altre opere di
S., gli esecutori
testamentari dell'economista, benché incaricati di distruggere ogni
manoscritto (e nel luglio 1790, in effetti, ne bruciarono ben 16), pubblicarono
nel 1795 i
Saggi su argomenti filosofici. Nel 1896 vennero poi stampate
le lezioni che
S. aveva tenuto a Glasgow nel 1763 con il titolo di
Lezioni di giurisprudenza,
ordine pubblico,
entrate e
difesa. Nel 1937 M.R. Scott pubblicò
Adam Smith studente e
professore, un volume contenente notizie autobiografiche e lettere inedite,
nonché l'abbozzo delle
Ricerche sopra la natura e le cause della
ricchezza delle nazioni (1760). Risale al 1963 la stampa delle
Lezioni di
retorica e belle lettere svolte nell'università di Glasgow da Adam Smith.
Dagli appunti di uno studente,
1762-63 a cura di J.M. Lothian
(Kirkcaldy, Scozia 1723 - Edimburgo 1790).