Letterato e uomo politico bulgaro. Insegnante,
si impegnò nella lotta per l'indipendenza nazionale e, in seguito alla
liberazione dagli Ottomani (1878), fu uno dei massimi rappresentanti del Partito
liberale, nonché ministro della Pubblica Istruzione e degli Interni. Si
dedicò all'attività di filologo, contribuendo alla nascita della
moderna lingua letteraria bulgara, di folclorista (raccolse più di 17.000
proverbi e detti bulgari) e di traduttore. Fu inoltre direttore di riviste
letterarie, satiriche e giornali politici. Scrisse opere satiriche e favole,
nonché composizioni liriche ispirate a temi fiabeschi del folclore
nazionale, quali
La fontana di Biancopiede (1873) e
Bojka,
la
vojvoda (incompiuto)
(Tărnovo 1827 - Sofia 1895).