(o
Simon Mago).Samaritano,
palestinese di nascita (secondo Giustino era nato a Gitton presso Sichem).
Contemporaneo degli apostoli, fu educato ad Alessandria, dove venne introdotto
alle arti magiche. Ritornato in patria, acquistò grande fama e fu
soprannominato “Potenza di Dio”. Affascinato dai miracoli compiuti
dagli apostoli mediante l'imposizione delle mani, si fece battezzare da Filippo,
ritenendo con ciò di poter incrementare i suoi poteri magici. Negli
Atti degli apostoli (8, 9-24) si legge che offrì del denaro a
Pietro e Giovanni nell'intento di acquistare in tale maniera i doni dello
Spirito Santo. Da questo personaggio controverso e per molti aspetti oscuro
deriva il termine
simonia (V.), dato al
commercio di cose sacre. È difficile distinguere il profilo storico dal
contorno leggendario che circonda
S.M. e la dottrina che da lui viene
fatta discendere. Forse presente a Roma al tempo di Claudio, fu a capo della
setta dei simoniani ed è indicato dagli apologeti come l'iniziatore della
dottrina gnostica (I sec.). • Arte -
Caduta di S.M.: iconografia
tratta dagli apocrifi
Atti di Pietro che ritrae questo personaggio prima
in volo davanti a Nerone in atteggiamento di aperta sfida a san Pietro e san
Paolo e, successivamente, precipitato al suolo per le preghiere degli apostoli.
Tale iconografia ha ispirato il polittico di Iacobello del Fiore (Denver, Art
Museum) e l'affresco di F. Solimena (Napoli, San Paolo Maggiore).