Uomo politico
inglese. Eletto alla Camera dei Comuni nel 1783, ne divenne presidente nel 1789.
Amico e sostenitore di W. Pitt il Giovane, lo sostituì nella carica di
primo ministro quando questi fu costretto a dimettersi nel 1801. Intavolò
con la Francia le trattative che portarono alla Pace di Amiens (1802); quando
l'accordo si ruppe, fu accusato di parzialità nei confronti della Francia
e costretto a dimettersi nel 1804. L'anno seguente fu nominato visconte di
Sidmouth ed entrò a far parte del nuovo Governo Pitt, rimanendo in carica
anche dopo la morte del primo ministro nel 1806. Nel 1812 fu nominato ministro
dell'Interno nel Governo Liverpool e conservò la carica sino al 1821,
segnalandosi per il proprio acceso conservatorismo e per la durezza con cui
represse le sommosse scoppiate nei distretti industriali. Nel 1817
decretò la soppressione del rescritto dell'
Habeas corpus,
che sanciva l'inviolabilità personale, e nel 1919 promulgò i
Sidmouth's Six Acts, le durissime sei leggi che avevano lo scopo di
impedire i grandi comizi pubblici, di ostacolare l'intero movimento riformista e
radicale e di sottoporre a un rigoroso controllo la stampa. Nel 1824 si
ritirò a vita privata (Reading, Londra 1757 - Londra 1844).