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Sharif, Omar.

Pseudonimo di Michael Shalhoub. Attore cinematografico egiziano. Dopo aver interpretato con successo alcuni film in Egitto, nel 1962 si affermò in campo internazionale grazie alla pellicola Lawrence d'Arabia di David Lean, che gli fece vincere il suo primo Golden Globe. Chiamato successivamente a interpretare ruoli intensamente romantici o avventurosi, lavorò in: Una Rolls-Royce gialla (1964) di Anthony Asquith; Il dottor Zivago (1965) di David Lean, con cui ottenne il Golden Globe come miglior attore protagonista; Il papavero è anche un fiore (1966) di Terence Young; La notte dei generali (1967) di Anatole Litvak; Funny Girl (1968) di William Wyler; Mayerling (1968) di Terence Young; Che! (1969) di Richard Fleischer; L'oro di Mackenna (1969) di Jack Lee Thompson; Il seme del tamarindo (1974) di Blake Edwards; Funny Lady (1975) di Herbert Ross; Ashanti (1979) di Richard Fleischer; Baltimore Bullett (1980) di Robert Ellis Miller; Top secret! (1984) di Jim Abrahams e David Zucker; I demoni (1988) di Andrzej Wajda; Viaggio d'amore (1990) di Ottavio Fabbri; Il ladro dell'arcobaleno (1990) di Alejandro Jodorowsky; Il 13° guerriero (1999) di Michael Crichton e John McTiernan; Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano (2003) di François Dupeyron, con cui vinse il César come miglior attore; Oceano di fuoco - Hidalgo (2004) di Joe Johnston. Nel 2003 ricevette il Leone d'Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia. S. lavorò anche per la televisione, interpretando, tra l'altro: Quattro piccole donne (1989) di Gianfranco Albano, Mayrig (1992) di Henri Verneuil, Caterina di Russia (1995) di Marvin J. Chomsky e John Goldsmith, San Pietro (2005) di Giulio Base (n. Alessandria d'Egitto 1932).
Un'immagine giovanile di Omar Sharif