Uomo politico statunitense. Compiuti gli
studi di Legge, si dedicò alla vita politica nelle file dei Whig; nel
1830 venne eletto senatore nello Stato di New York, del quale divenne
governatore nel 1838, ottenendo la riconferma nel 1840. L'anno dopo fu eletto
senatore dell'Unione e divenne consigliere del presidente Taylor. Passato al
Partito repubblicano (1854), si pose a capo del gruppo più decisamente
antischiavista del Congresso e si batté per evitare che venissero fatte
concessioni agli interessi degli schiavisti del Sud e per l'abolizione della
schiavitù in tutti gli Stati. La sua lotta gli procurò molti
nemici, soprattutto tra i rappresentanti degli Stati schiavisti. Battuto alle
presidenziali del 1860 da A. Lincoln, venne da lui nominato segretario di Stato
(1861-69), carica che mantenne anche sotto il presidente A. Johnson. In politica
estera fu un abile diplomatico e si oppose all'intervento della Francia nel
Messico (1864). Per sua iniziativa, gli Stati Uniti nel 1867 acquistarono
l'Alaska; si dimise nel 1869 in seguito a contrasti con il presidente Grant
(Florida, New York 1801 - Auburn, New York 1872).