Antica divinità egizia venerata dapprima nella
città di Ombos, sulla riva orientale del Nilo, e successivamente in tutto
l'Alto Egitto e perciò nota con gli attributi di “Signore
dell'Egitto meridionale” e “Signore di Ombos”. Ebbe notevole
importanza nelle prime dinastie faraoniche, anche se la fama di
S. fu poi
offuscata da altre divinità. Tornò in auge dopo l'invasione degli
Hyksos che riconobbero in
S. il protettore delle armi e della tempesta,
elevandolo a dio nazionale. Assunse notevole importanza sotto la XIX dinastia
(Nuovo Regno) tanto che la divinità divenne nome di due re,
Sethi
I e
II. Durante l'Antico Regno venne raffigurato con aspetto umano,
tuttavia, successivamente, apparve sotto forma di animale fantastico,
caratterizzato da un muso molto pronunciato e da lunghe orecchie. In età
più tarda, cominciò a essere rappresentato spregiativamente come
asino o maiale e tinteggiato di rosso, il colore inviso agli Egizi. Queste
caratteristiche negative furono sempre più accentuate, tanto che
S. venne infine identificato come principio del male e ne fu
definitivamente proibito il culto. Nella mitologia egizia figurò ora come
fratello e nemico di Horo, ora come fratello di Osiride e suo assassino.