Conflitto scoppiato il 1° luglio 1876 tra la Serbia e la Turchia e preceduto dalla rivolta (1875) dei cristiani della Bosnia e dell'Erzegovina contro il dominio musulmano dell'aristocrazia ottomana. Scatenato dalla Serbia, che si poté avvalere dell'aiuto delle truppe russe, il conflitto volse presto a favore della Turchia che, dopo aver vinto la battaglia di Aleksinac (1° settembre), marciò su Belgrado. L'intervento delle potenze europee portò a una tregua che durò fino alla fine di settembre quando ripresero le ostilità. L'appoggio della Russia, scesa nuovamente in guerra a fianco della Serbia, costrinse la Turchia ad accettare un armistizio che fu firmato il 31 ottobre. Il 1° marzo 1877 venne siglata la pace. Le ostilità tra Serbi e Turchi ripresero però nel dicembre dello stesso anno ed ebbero termine con il Trattato di Berlino del 1878, in base al quale la Serbia riuscì a ottenere l'autonomia dall'Impero ottomano e l'ampliamento del territorio con l'assegnazione dei distretti di Pirot, Niš, Vranje e Leskovac.