eXTReMe Tracker
Tweet

Sepe, Giancarlo.

Regista teatrale italiano. Dopo gli studi classici, dal 1963 si avvicinò all'attività teatrale che portò avanti di pari passo con gli studi di Giurisprudenza. Fondatore della Comunità teatrale italiana (1967), con cui allestì Zoo di vetro (1967) di Tennessee Williams, Donna Rosita nubile (1969) di Federico Garcia Lorca; Finale di partita (1970) di Samuel Beckett. Autore interessante e assai apprezzato, negli anni Settanta firmò la regia di opere intelligenti e provocatorie, tra cui Scarrafonata (1974), Lumière Cinématographique (1975), In albis (1976), Accademia Ackermann (1978). Negli anni Ottanta S. alternò regie di testi classici rivisitati criticamente (Iliade, 1980, di Omero; Così è (se vi pare), 1982, e Vestire gli ignudi, 1985, di Luigi Pirandello; Victor o i bambini al potere, 1985, di Roger Vitrac) a scritture drammaturgiche di testi originali (Itala Film Torino, 1986; L'età del jazz, 1987). Successivamente diresse Anna dei miracoli (1989) di William Gibson; Marionette che passione! (1989) di Rosso di San Secondo; Le bugie con le gambe lunghe (1990) di Eduardo De Filippo; Salomé-Lettera alla mamma (1991) da Oscar Wilde; Edipo re (1992) di Sofocle; Il marito ideale (1995) di Oscar Wilde; Il re muore (1998) di Eugène Ionesco; Puccini (1998), dissacrante rivisitazione delle opere del compositore; Madame Bovary (2000), di Gustave Flaubert; Carmen (2001), di Prosper Mérimée; La signora delle camelie (2004), di Alexandre Dumas; L'amante inglese (2006), di Marguerite Duras (n. Caserta 1946).