Film statunitense del 1956, diretto da J.
Ford. Interpreti principali: J. Wayne, J. Hunter, V. Miles, N. Wood. Nel 1868,
in Texas, Ethan Edwards (Wayne), reduce sudista, torna a casa per scoprire che
un gruppo di Indiani ha massacrato suo fratello Aaron, sua cognata e ha rapito
le loro due bambine, risparmiando invece la famiglia vicina. Ethan decide di
mettersi alla ricerca delle bimbe, aiutato da Martin (Hunter), un mezzosangue
adottato da Aaron. La ricerca durerà anni e quando finalmente
riuscirà a trovare una delle bambine, Debbie (Wood), ormai integrata in
una tribù indiana, mediterà di ucciderla. Deciderà poi di
salvarla, portandola a casa della famiglia risparmiata dagli Indiani. Il film,
nonostante l'estremismo ideologico, rimane una pietra miliare nella
cinematografia di tutti i tempi per le geniali trovate sceniche utilizzate da
Ford (ad esempio nella resa del tempo che scorre e del mutare delle stagioni),
per la scelta degli spazi della Monument Valley, o ancora per le inquadrature
iniziale e finale nelle quali il passaggio dall'interno della casa all'esterno
equivale a un passaggio dalla tranquillità del focolare domestico alla
forza e alla vastità del mondo. Ford trasse la storia per il suo film da
un romanzo di A. LeMay, sceneggiato da F.S. Nugent.