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Senescenza.

(dal latino senescere: invecchiare). Processo biologico di invecchiamento che comporta una serie di modifiche e alterazioni dell'organismo, la cui capacità di rigenerare le cellule e di regolare le diverse funzioni fisiologiche si riduce sensibilmente, con conseguente indebolimento. Non deve essere confuso con senilismo (V.), che è una vecchiaia precoce, e con gli effetti delle malattie dell'età avanzata. Il fenomeno è pressoché universale e affine in tutte le specie viventi pluricellulari, vegetali e animali, ma esistono organismi particolari, quali le tartarughe, alcuni uccelli e pesci, e le spugne, in cui tale processo di invecchiamento è così lento da essere quasi impercettibile. In genere, nella specie umana, la s. è il risultato della stretta connessione tra fattori ambientali, culturali e biologici: l'integrità funzionale e morfologica dell'organismo nel corso del tempo sono minacciate da elementi nocivi esterni e interni, come le radiazioni ultraviolette e ionizzanti, i radicali liberi dell'ossigeno o le sostanze cancerogene presenti negli alimenti e nell'ambiente. Per fronteggiare questi pericoli, nel processo evolutivo le cellule hanno realizzato una serie di meccanismi di difesa e di riparazione, sia a livello molecolare (meccanismi enzimatici di riparazione del DNA, proteine da stress termico, antiossidanti enzimatici e attivazione di enzimi diversi), sia a livello cellulare. In realtà, i processi di risposta e di adattamento dell'organismo ai danni dell'età avanzata sono in continuo e progressivo aggiustamento e l'equilibrio raggiunto non è mai definitivo: pertanto è riduttivo identificare la s. soltanto con un deterioramento fisico e funzionale; meglio parlare di rimodellamento, poiché, se certe funzioni negli individui anziani si riducono, negli stessi altre aumentano o restano immutate. Anzi, le analisi effettuate su soggetti ultracentenari sani hanno dimostrato che importanti parametri biologici, metabolici e immunologici possono essere ben conservati e tali dati vanno a contrastare il pregiudizio che vorrebbe identificare s. e malattia. Inoltre il processo della s. è ineluttabile ma ritardabile, agendo sulle variabili che maggiormente lo interessano, vale a dire la temperatura dell'ambiente, l'esercizio fisico e l'alimentazione. La maggiore longevità delle donne rispetto agli uomini è emersa dalle ricerche effettuate su specie modello (Mus musculus, Drosophila melanogaster, Caenorabditis elegans, Homo sapiens sapiens); ma in genere gli studi condotti finora non hanno potuto individuare le cause profonde della s. La s. interessa l'uomo nella sua totalità, infatti non vanno trascurati gli aspetti culturali, storici, psicologici (stress emotivo, depressione, pensionamento, perdita del partner): la correlazione tra corpo e mente si è rivelata strettissima.