Regista cinematografico indiano. Terminati gli studi di Fisica, dopo
la militanza nel teatro politico, si avvicinò al cinema dapprima come
tecnico audio e quindi come regista, girando nel 1953 il suo primo film.
Regista politicamente schierato (fu attivista del Partito comunista
indiano) e profondamente influenzato dall'esperienza del Neorealismo
italiano, fu autore di numerosissime pellicole, molte delle quali
tendenti a una denuncia di tipo politico-sociale, tra le quali ricordiamo:
La fine della notte (1956);
Sotto il cielo azzurro (1959);
Gli spostati (1964);
Tra le nuvole (1965);
Bhuvan
Shome (1969), considerato il manifesto del Nuovo Cinema indiano;
la cosiddetta
Trilogia di Calcutta (
Intervista, 1971;
Calcutta '71, 1972;
Il guerrigliero, 1973);
Storia
di villaggio (1977);
L'uomo con la scure (1978);
(1980); Il caso è chiuso (1982); Improvvisamente
un giorno (1988); Il funerale (1990); Fuori e dentro
(1992); Lo spettacolo continua (1996); Aamar Bhuban (2003).
Insignito di diverse lauree honoris causa e di importanti
riconoscimenti da parte dei principali Festival del mondo, nel 2005 ricevette
dal Governo indiano il prestigioso Dadasaheb Phalke Award. Membro onorario
del Parlamento indiano dal 1998 al 2003, nel 2004 pubblicò la sua
autobiografia (n. Bengala Orientale, od. Bangladesh 1923).