Suddivisione in segmenti geometrici.
║ Per estens. - Frazionamento, divisione di un tutto in una serie di
parti, in segmenti di diversa entità. • Geol. -
S.
magmatica: V.
DIFFERENZIAZIONE. • Ling. - Processo di
suddivisione e analisi della lingua secondo le sue componenti unitarie
fondamentali, ovvero, in ordine di crescente complessità: fonemi,
sillabe, parole e sintagmi. Usato in senso assoluto, il termine indica in campo
linguistico la partizione in fonemi (detta anche
del continuo fonico),
cioè nei più piccoli elementi individuabili: essi, di volta in
volta e a seconda delle impostazioni delle scuole di pensiero, sono stati
identificati come singole unità fonetiche o come tratti costitutivi dei
fonemi. Il procedimento della
s. rappresenta comunque un momento centrale
della linguistica strutturale a carattere tassonomico. • Econ. -
S. del
mercato: analisi del mercato di un determinato bene di consumo, che consiste
nella sua suddivisione secondo parametri socio-economici, geografici,
psicologici, culturali, demografici, ecc., allo scopo di individuare le
tipologie di utenti o di consumatori che presentino caratteristiche omogenee,
verso le quali rivolgere appropriate strategie di marketing. ║
S. del
mercato del lavoro: divisione in aeree di competenza della forza lavoro,
considerata in rapporto ad una determinata area geografica, ad una precisa
fascia d'età, ecc. La frammentazione del mercato del lavoro si è
accentuata in epoca moderna a causa della sempre maggior incidenza di fenomeni
quali la specializzazione e la precarietà. • Patol. -
S. del
miocardio: fenomeno patologico che comporta un'alterazione a livello
microscopico del tessuto muscolare dei ventricoli del cuore. Consiste nella
suddivisione delle fibre miocardiche in corrispondenza delle strie intercalari.
• Fisiol. - Attività motoria dell'intestino tenue, caratterizzata
da contrazioni degli anelli di muscolatura liscia involontaria circolare
presenti nella parete intestinale. Essi, contraendosi, dividono il contenuto
intestinale in segmenti ovoidali contigui. Le sedi della contrazione circolare
si alternano, inducendo sia una sorta di movimento pendolare del contenuto
intestinale, che favorisce il mescolamento di quest'ultimo con le secrezioni
digestive, sia la progressione dello stesso contenuto lungo il lume intestinale.
È quindi sinonimo di peristalsi intestinale
(V.PERISTALSI).
• Embriol. - La
s. rappresenta la fase iniziale dello sviluppo
embrionale (embriogenesi), consistente in una serie di successive divisioni per
mitosi dell'uovo fecondato. Il processo determina la formazione di un elevato
numero di cellule, chiamate
blastomeri. Carattere peculiare del fenomeno,
nella maggior parte delle specie, è l'assenza di incremento del volume
complessivo dell'embrione durante il suo svolgersi: infatti, tra le successive
divisioni mitotiche non si verifica il momento di accrescimento interfasico. Ne
consegue che i blastomeri, mentre aumentano di numero, diminuiscono nelle
dimensioni e diventano progressivamente più piccoli, fino a raggiungere
una misura limite definita dal rapporto nucleo-citoplasmatico proprio della
specie di appartenenza; la moltiplicazione dei nuclei procede invece ad un ritmo
assai accelerato (un uovo di rana, per esempio, si divide 37.000 volte in 43
ore). Il processo di
s. è controllato geneticamente e strettamente
correlato a fattori citoplasmatici che ne influenzano la velocità e il
tipo: questi ultimi infatti determinano sia l'angolo del fuso mitotico e il suo
tempo di formazione, sia la quantità e la distribuzione delle proteine di
riserva (contenute nel tuorlo o vitello). Esse, a loro volta, sono responsabili
della collocazione e della grandezza dei blastomeri durante la
s.,
nonché della velocità dell'intero processo, che risulta
più lento quanto più il tuorlo è abbondante. A seconda che
la
s. coinvolga tutto il citoplasma della cellula uovo fecondata oppure
solo una parte di esso, si distinguono una s
. oloblastica o
totale
o
completa e una
s. meroblastica o
parziale o
incompleta. La prima, può essere a sua volta definita
uguale (o
subeguale o
regolare) oppure
diseguale (o
ineguale). Nella
s. oloblastica uguale o
subeguale i
blastomeri hanno dimensioni mediamente simili, essendo quelli del polo vitellino
appena più grossi di quelli del polo animale, e le divisioni avvengono
alternativamente secondo piani meridiani e paralleli. Nella
s. oloblastica
diseguale o
ineguale, invece, si riscontrano i casi in cui i primi
blastomeri hanno dimensioni diverse, a causa della distribuzione differenziale
delle sostanze plasmatiche vitelline oppure i casi in cui una differente
grandezza dei blastomeri si rileva alla terza divisione, a causa della ineguale
distribuzione del deutoplasma lungo l'asse polare dell'uovo. In particolare, i
mammiferi placentati maturano uova piccole che, alla prima divisione, separano
un blastomero animale, in genere molto ricco di RNA, dal quale si formeranno le
strutture embrionali, e un blastomero vitellino destinato a formare gli annessi
embrionali. La
s. meroblastica (o
parziale o
incompleta),
si distingue invece in una
s. meroblastica discoidale e in una
s.
meroblastica superficiale. La prima avviene in uova nelle quali la divisione
interessa soltanto il plasma formativo, raccolto al polo animale in una sorta di
disco lenticolare detto disco germinativo, e si riscontra nelle uova dei Selaci,
dei Teleostei, dei Sauropsidi e dei Mammiferi monotremi. La
s. meroblastica
superficiale avviene nelle uova (ad esempio quelle degli insetti) in cui i
blastomeri cominciano a formarsi al centro dell'uovo per poi migrare, attraverso
la massa del tuorlo, verso la superficie. A seconda della posizione assunta dai
blastomeri rispetto ai piani di simmetria che si possono tracciare nell'uovo, la
s. oloblastica o
totale può essere:
radiale,
spirale o, con meno frequenza,
bilaterale,
bisimmetrica,
irregolare. Durante la
s., a qualunque tipologia essa appartenga,
si verifica una sorta di smistamento delle sostanze organo-formative fra i vari
blastomeri che delinea i territori presuntivi dai quali si svilupperanno in
seguito le varie parti del corpo e i vari organi. Al termine della
s. i
blastomeri si presentano organizzati in un primo aggregato solido, detto
morula, che a sua volta subisce un processo di differenziazione fino allo
stadio di
blastula. Quest'ultima può presentarsi nella
varietà di
celoblastula (nel caso di uova a
s. oloblastica)
quando la redistribuzione dei blastomeri crea una cavità interna (celoma
primario o
blastocele) delimitata da una parete superficiale di cellule,
in unico strato, detta
blastoderma (V.
anche BLASTULA).