Chimico statunitense. Laureatosi presso
la California University di Berkeley, vi rimase dapprima come assistente, poi
come professore di Chimica (1945). Nel 1941, sottoponendo l'uranio a
bombardamento neutronico,
S. ed E.M. MacMillan scoprirono l'elemento 94,
il plutonio, lo studiarono dal punto di vista chimico, ne isolarono i diversi
isotopi e, valendosi del reattore progettato da E. Fermi, progettarono anche un
metodo per la sua preparazione. In seguito a questi risultati, nel 1942
S. lasciò temporaneamente Berkeley e si recò dapprima a
Chicago, poi a Oak Ridge, per prendere parte al programma di produzione di
combustibile nucleare a scopi bellici; fu in quest'occasione che ideò un
metodo per estrarre plutonio dai prodotti di fissione dell'uranio. A queste
prime scoperte ne seguirono altre non meno importanti: nel 1942, insieme ad A.C.
Wahl,
S. identificò l'isotopo del nettunio nei prodotti di
fissione dell'uranio; nel 1944 e nel 1945 trovò rispettivamente gli
elementi transuranici 96 (curio) e 95 (americio), cui seguirono poi il berkelio
(1949), il californio (1950), l'einsteinio (1952), il fermio (1952), il
mendelevio (1955), il nobelio e il seaborgio, sistemati nella tavola periodica
nella serie degli attanidi. A
S. si devono anche vari studi sugli isotopi
radioattivi, sui prodotti di fissione dell'uranio e sulle reazioni nucleari
ottenute mediante acceleratori. Nel 1951 venne insignito del premio Nobel per la
chimica. Negli anni Cinquanta e Sessanta
S. prese parte a diverse
commissioni per lo sviluppo dell'energia nucleare, schierandosi a favore della
non proliferazione nucleare e sostenendo la necessità del bando delle
esplosioni atomiche nell'atmosfera. Tra le sue opere si ricordano:
Science
and liberal education in the space age (1950),
The transuranium
elements (1958),
Man-made transuranium elements (1963),
The
nuclear properties of the heavy elements (1964),
Nuclear milestones
(1972),
Kennedy,
Kruscev and the test ban (1981) (Ishpeming,
Michigan 1912 - Lafayette, California 1999).