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sclerotica). Anat. umana - Tunica connettivale
fibrosa esterna del globo oculare dell'uomo. Costituita da fibre collagene ed
elastiche disposte in più strati e organizzate in fasci appiattiti e
intrecciati che nell'insieme formano un tessuto fibroso denso, la
s. ha
la funzione di proteggere le membrane interne e gli umori dell'occhio, di
fornire inserzione ai muscoli estrinseci deputati ad assicurare i movimenti
volontari dell'organo e di mantenere la pressione intraoculare. Di colorito
biancastro nell'adulto, è azzurrognola nei bambini e diventa giallastra
negli anziani. La
s., che ha uno spessore di 0,5 mm, aderisce
internamente all'uvea ed è ricoperta dalla capsula di Tenone;
anteriormente continua con la cornea. Posteriormente trapassa nella guaina del
nervo ottico e presenta numerosi forellini per i vasi e le terminazioni nervose.
• Anat. comp. - Nelle varie classi di vertebrati con gli occhi sferici,
membrana sottile ma rigida e resistente, costituita da fasci appiattiti di fibre
collagene che decorrono dalla superficie dell'occhio in tutte le direzioni
intrecciandosi a formare uno spesso feltro: tra di essi si trovano fibre
elastiche, fibroblasti e qualche cellula pigmentata. Mentre nei mammiferi la
s. è praticamente sprovvista di vasi, negli elasmobranchi è
abbastanza vascolarizzata. Inoltre, nelle specie di vertebrati che hanno gli
occhi non sferici, come i gufi e alcuni pesci abissali, è presente del
tessuto cartilagineo di sostegno. Tessuto osseo in forma di piccole piastre si
trova nella
s. di tutti i rettili, fuorché i coccodrilli, e degli
uccelli; tali piastre svolgono un ruolo fondamentale nel fenomeno
dell'accomodazione. In alcuni vertebrati, come i grossi cetacei e gli elefanti,
la
s. è piuttosto spessa. • Patol. -
Sindrome della s.
blu: malattia ereditaria caratterizzata dallo scarso sviluppo della
s., che lascia trasparire il colore dell'uvea; tale sindrome è
spesso accompagnata da disturbi dell'udito (sordità), da alterazioni
scheletriche (fragilità ossea), da disturbi del metabolismo e da
ipoplasia mesenchimale congenita.