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Schumacher, Kurt.

Uomo politico tedesco. Laureatosi in Scienze politiche all'università di Münster, aderì presto alla socialdemocrazia e nel 1920 divenne redattore politico della “Schwärbische Tagwacht” di Stoccarda. Eletto deputato al Reichstag nel 1930, fu strenuo assertore di una politica d'intransigenza nei confronti di Hitler, all'avvento del quale, nel 1933, fu arrestato e internato a Dachau. Liberato al termine della guerra, si assunse il compito di riorganizzare il Partito socialdemocratico tedesco, di cui divenne presidente nel 1946, conservando l'incarico sino alla morte. In nome dell'unificazione della Germania, si mostrò disposto ad accettare la neutralizzazione del territorio tedesco contro la volontà delle potenze occidentali e anche dopo la costituzione della Repubblica Federale Tedesca impegnò il partito in un'aspra battaglia, da un lato, contro i comunisti e, dall'altro, contro il Governo democristiano di Adenauer, al quale aveva contrastato il passo nelle elezioni del 1949, ottenendo per la socialdemocrazia solo il 2% in meno dei voti conquistati dall'Unione cristiano-democratica (Kulm, od. Chełmno, Polonia 1895 - Venusberg, Bonn 1952).