Militare e uomo politico tedesco.
Ufficiale di carriera, nel 1900 divenne tenente della guardia; nel 1918-19
affiancò G. Noske e W. Groener nell'organizzazione della Reichswehr, di
cui assunse il comando nel 1929, conservandolo anche dopo essere diventato, nel
novembre 1932, cancelliere del
Reich, con l'appoggio di Hitler. Trovatosi
a dover fronteggiare gli intrighi dell'ex cancelliere cattolico di destra von
Papen, che intendeva ritornare al potere a fianco di Hitler, cercò di
accordarsi con i sindacati, appoggiato dal nazionalsocialista di sinistra G.
Strasser. Nel tentativo di trovare una soluzione di compromesso per far uscire
la Germania dalla difficile situazione economica in cui si trovava e contro le
forze più reazionarie, riunite intorno a von Papen,
S. propose una
moderata riforma agraria che comportava lo smembramento di alcuni grandi
latifondi della parte orientale del Paese, ma incontrò l'opposizione sia
dei nazionalisti estremisti, che volevano lo scioglimento del Reichstag, senza
che si tenessero nuove elezioni, il che sarebbe equivalso a un vero e proprio
colpo di Stato militare, sia del presidente della Repubblica Hindenburg che non
era disposto ad avallare un suo eventuale colpo di Stato e che lo costrinse a
dimettersi nel gennaio 1933, affidando l'incarico di formare il nuovo Governo a
Hitler, con von Papen come vicecancelliere. Per ordine del Führer
S.
fu ucciso con la moglie nel corso della “notte dei lunghi coltelli”
(Brandeburgo 1882 - Berlino 1934).