Della Scandinavia, cioè del territorio
comprendente la Svezia e la Norvegia
. ║ In senso più ampio,
il termine si riferisce anche alla Danimarca. ║ Abitante o nativo della
Scandinavia. ║
Glaciazione s.: quella durante la quale i ghiacciai
ricoprirono ampi altopiani, allungandosi poi sino a valle a guisa di lingue.
║
Popolazioni s.: la svedese, la norvegese e la danese. • St.
-
Solidarietà s.: forma di collaborazione tra i popoli
s.
esistente già in epoca medioevale. Dal 1397 al 1523 la Danimarca, la
Norvegia e la Svezia vennero riunite dall'Unione di Kalmar; la Norvegia, a sua
volta, restò unita alla Danimarca fino al 1814, anno in cui quest'ultima
sancì con la Svezia un'unione che ebbe termine soltanto nel 1905; la
Finlandia, infine, costituì parte integrante della Svezia per sette
secoli, fino al 1809. Allo scoppio della prima guerra mondiale, Danimarca,
Norvegia e Svezia si mantennero rigorosamente neutrali, riproponendo il medesimo
atteggiamento anche alla vigilia della seconda guerra mondiale. Nonostante le
intenzioni iniziali, tuttavia, Danimarca, Norvegia e Finlandia si lasciarono
coinvolgere dal conflitto, mentre la Svezia si limitò ad accordare il
diritto di passaggio, nonché varie facilitazioni alle armate tedesche.
Dopo il 1945 la Danimarca, la Norvegia e l'Islanda entrarono a far parte della
NATO; non così la Svezia che, anzi, propose la nascita di un blocco
militare
s., equidistante sia dagli Stati Uniti sia dall'Unione
Sovietica. Nonostante queste divergenze, la collaborazione fra gli Stati
s. non venne meno e portò, di lì a poco, alla nascita del
Consiglio nordico (1952), centro di incontro e di discussione fra i parlamentari
e i Governi danese, finlandese, islandese, norvegese e svedese; nel 1954 il
Consiglio suddetto approvò un accordo a favore della libera circolazione
fra i lavoratori dei Paesi membri. Risale al 1962 il trattato di cooperazione a
livello governativo che ha determinato la nascita del Consiglio nordico dei
ministri. Quest'ultimo ha esclusiva competenza in materia di coordinamento
politico, economico, sociale e culturale tra gli Stati membri e di definizione
di una comune linea di condotta nei confronti del processo di integrazione
europea e dei rapporti da tenere con i Paesi del Baltico e dell'Europa
orientale. • Folcl. - In campo musicale, in Svezia si distinguono due tipi
di musica folcloristica, ambedue di origine antica: i
latar, un genere di
ballata eseguita solo dagli strumenti e probabilmente ispirata alla
estampida, una nota aria medioevale; i
folkvisor, canti popolari
che, secondo gli storici, risalgono ai
rondò prediletti dai
trovieri della Normandia del XIII sec. Una caratteristica danza a tre è
la
Vingakersdans, che ricorda i tempi in cui erano ammesse la poliandria
e la poligamia (viene ballata, infatti, da due donne e da un uomo, o viceversa);
è in uso anche la
Langdans (danza lunga) nella quale ha luogo un
corteggio comandato da un capo mascherato e seguito poi da tutti gli altri
ballerini. In Norvegia si segnalano fra le danze lo
springar, in tempo
3/4, il solenne
Gangar in 6/8 e varie danze saltate, tipiche dei popoli
montanari. Fra i canti norvegesi meritano di essere citati i
Kjemperviser, a carattere epico e di probabile derivazione da antiche
ballate medioevali; i
Lokk, semplici canti di richiamo, nonché
diversi canti religiosi, assai vicini ai canti gregoriani. La musica e le danze
popolari dei Finlandesi sono affini a quelle degli Ungheresi; un'origine magiara
è probabile anche per gli strumenti usati da questo popolo (il
kantele, infatti, è simile al cimbalom ungherese). I canti
tradizionali dei Finlandesi, detti
Runos, oggi si trovano raccolti nel
Kalavala, un poema epico di Elias Lönnrot. Tra le manifestazioni
popolari
s. ricordiamo i fuochi di Valpurga, accesi nella notte fra il 30
aprile e il 1° maggio per segnare il ritorno della primavera; per
l'occasione viene eretto anche il cosiddetto palo di maggio, ornato di nastri
multicolori e di fronde verdi, attorno al quale si svolgono danze collettive.
Famosa è anche la sagra del gambero, che ha luogo in prossimità di
ogni specchio d'acqua alla fine del mese di agosto e termina spesso con grandi
spettacoli pirotecnici. D'inverno, oltre al giorno di san Martino (11 novembre),
che si festeggia consumando la tradizionale zuppa a base di sangue d'oca, sono
importanti anche il giorno di Natale e quello di santa Lucia (13 dicembre), nel
corso del quale una fanciulla reca doni ai parenti, agli amici e ai conoscenti.
Nella notte di Capodanno, poi, tutti lasciano le finestre socchiuse
perché gli amici possano lanciare in casa pupazzi zoomorfi o antropomorfi
in segno di buon augurio. Ancora oggi in tutta la Scandinavia è credenza
diffusa tra i contadini che la natura sia animata da forze invisibili e popolata
da nani e giganti; localmente, dunque, si celebrano festeggiamenti in onore di
questo o di quello spirito, dei vari esseri mitologici, come pure di una quercia
o di un larice, ritenute piante protettrici della casa. Si ricollega a queste
credenze l'usanza norvegese di scambiare le promesse di matrimonio dentro il
granaio, dove si conserva il corredo della futura sposa; il rito è
strettamente legato al rapporto fra la fecondità della donna e la
fertilità dei campi.