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Scalabrini, Giovanni Battista.

Ecclesiastico italiano. Ordinato sacerdote nel 1863, fu rettore del seminario di Como e poi, per un trentennio, vescovo di Piacenza. Nel 1887 fondò la congregazione dei missionari di San Carlo per l'assistenza degli emigrati italiani. Le opere assistenziali di S. (tra l'altro, l'istituzione di uffici nei porti di sbarco per il collocamento degli emigranti) si diffusero soprattutto nelle due Americhe, ove egli si recò nel 1901 e nel 1904. Di ampie vedute, nel 1888 pubblicò anonimo un opuscolo che propugnava la necessità, nel risolvere la questione romana, di rispettare l'unità d'Italia; in esso auspicava che gli Italiani restituissero spontaneamente al Pontefice quel tanto di principato civile che gli permettesse di esercitare in piena libertà il suo magistero spirituale. L'opuscolo dal titolo Intransigenti e transigenti: osservazioni di un vescovo italiano, pur essendo approvato in bozza da papa Leone XIII, suscitò grande scalpore tra gli intransigenti, che puntavano a una ricostruzione pura e semplice dello Stato pontificio d'un tempo. Il vescovo di Piacenza denunciò anche il grave pericolo conseguente all'astensione dei cattolici italiani dalla vita pubblica, dichiarando pubblicamente che la formula “né eletti né elettori”, voluta dalle gerarchie ecclesiastiche, era secondo lui, rovinosa. Non meno impegnata la sua dottrina in campo sociale, ove sostenne una più equa distribuzione delle ricchezze; la sua voce comunque fu messa a tacere. Numerose le opere catechistiche e di argomento sociale da lui scritte: ci limitiamo a ricordare Il Concilio Vaticano (1873), Piccolo catechismo proposto agli asili d'infanzia (1875), Catechismo cattolico (1877), L'emigrazione italiana: considerazioni e proposte (1888), L'Italia all'estero (1899) (Fino Mornasco, Como 1839 - Piacenza 1905).