Ceramica giapponese prodotta nella provincia di
Satsuma. Negli ultimi decenni del XV sec. alcuni ceramisti coreani iniziarono a
lavorare un'argilla molto più fine di quella normalmente usata, reperita
nella zona di Kagoshima. Attorno alla metà del XVII sec. si giunse a
produrre delle ceramiche bianche a pasta dura che venivano verniciate con una
tinta bianco-avorio segnata da sottilissime crepe: tra queste le più
pregiate sono quelle chiamate “vecchia
s.”, decorate con
motivi floreali o paesistici con una gamma cromatica comprendente il blu, il
giallo, il viola e il color ruggine; spesso viene applicata una leggera doratura
opaca in rilievo. Leggermente meno quotate sono le ceramiche decorate con motivi
di medaglioni o di forme geometriche, con una maggiore dose di dorature che
rendono ancora più splendenti i colori; il procedimento tecnico applicato
a questi esemplari viene chiamato
nishiki-de (a broccato). Un altro tipo
di ceramiche, prodotte a partire dalla metà del XIX sec. e
prevalentemente destinate all'esportazione nei Paesi europei, presenta motivi
ornamentali estremamente vari, ma la decorazione è molto spesso eccessiva
e lo stile notevolmente commercializzato.