Città (891.018 ab.) della Russia, capoluogo
dell'oblast' omonimo; è situata sulle alture alla destra del fiume del
Volga. • Econ. - Importante porto fluviale, utilizzato soprattutto per il
traffico petrolifero, è anche un attivo mercato agricolo (cereali) e del
legname. È sede di industrie meccaniche, chimiche, elettrotecniche,
cantieristiche, di raffinazione del petrolio, alimentari. Nei pressi sorgono
giacimenti di petrolio e metano (punto di partenza di un gasdotto di 800 km per
Mosca). • St. - Fondata verso il 1590 come centro fortificato contro le
popolazioni della steppa,
S. fu distrutta durante la rivolta dei Cosacchi
(1670-71) capeggiata da Sten'ka Razin; ricostruita sulla sponda destra del
Volga, fu occupata nel 1773-74 da E. Pugacev. Sviluppatasi come importante
centro commerciale, nel 1780 fu elevata a capoluogo del vicereame e nel 1797 del
governatorato omonimo. Il suo ruolo di centro industriale e culturale più
importante della regione del Volga si rafforzò dagli anni Trenta sin dopo
la seconda guerra mondiale. • Arte - Tra i monumenti più insigni si
annoverano la barocca cattedrale della Trinità (1697), il seminario,
esempio del Classicismo del Regno di Caterina II, la cattedrale (iniziata nel
1815 su progetto di V.P. Stasov). Il Museo Radiscev ha una buona raccolta di
pittura russa dei secc. XVIII-XIX, francese, italiana. ║
Oblast' di S.
(100.200 kmq; 2.719.000 ab.): comprende il territorio, leggermente
collinoso, a destra del corso inferiore del Volga. Il clima steppico non
favorisce l'agricoltura, che richiede una notevole irrigazione (cereali, legumi,
ortaggi); le attività industriali si sono sviluppate essenzialmente in
funzione dell'estrazione del petrolio e del gas naturale. Centri principali:
Volsk, Engels.