Città (598.000 ab.) della Spagna
nord-orientale, capoluogo dell'omonima provincia; è situata nell'Aragona,
al centro di una fertile pianura sulla destra del fiume Ebro. • Econ. -
Importante nodo ferroviario e massimo centro economico dell'Aragona (industrie
metalmeccaniche, elettroniche, tessili, chimiche, alimentari), è sede di
una famosa università (XV sec.), rinomata soprattutto per la
facoltà di medicina, di numerose istituzioni culturali e di un'accademia
militare. • St. - Colonia romana dal 23 a.C. con il nome di
Caesaraugusta,
S. fu presa dagli Svevi (452), e successivamente
dai Visigoti (466 circa). Conquistata nel 714 dagli Arabi, che ne alterarono il
nome romano in
Saraqustah, all'inizio dell'XI sec. divenne la capitale di
uno dei più importanti Stati sorti dopo la dissoluzione del califfato di
Cordova. Passata sotto il governo degli Almoravidi,
S. divenne dominio,
nel 1118, di Alfonso I d'Aragona, dopo quattro anni di guerra. Importante nodo
stradale,
S. fu il fulcro della vita politica dello Stato
aragonese-catalano fino a quando, nel XVI sec., la costituzione del Regno di
Spagna ne limitò l'importanza.
S. lottò contro
l'assolutismo di Filippo II, che limitò le sue libertà, e
partecipò alla guerra di Successione a fianco di Carlo d'Austria contro
Filippo V, che le tolse le libertà residue. Durante la guerra
d'Indipendenza, capitolò dopo due mesi di assedio dai parte dei Francesi
(1809), episodio che costò la vita a più di metà dei suoi
abitanti. ║
Sinodo di S.: tenuto nel 380 contro il
Priscillianesimo, si pronunciò sulla condanna di alcune pratiche
ascetiche. ║
Battaglia di S.: combattuta il 20 agosto 1710 nel
corso della guerra di Successione spagnola, sul Monte Torrero, presso la
città
. L'esercito spagnolo, formato da circa 20.000 uomini
comandati dal generale de Bay, fu sconfitto dall'esercito degli Alleati
(Imperiali, Inglesi, Portoghesi), forte di 22.000 uomini. • Arte - Il
centro storico mantiene la pianta romana; è visibile una parte del teatro
romano. Di interesse storico è anche il quartiere dell'Arrabal, intorno
al quale si è sviluppata la zona industriale della città. Tra i
monumenti più insigni citiamo la cattedrale gotica (secc. XIV-XVI), con
decorazioni di stile mudéjar; la chiesa di Nostra Signora del Pilar
(1681), su progetto di F. Herrera, che conserva all'interno pitture di F. Goya;
la chiesa di San Paolo (XIII sec.), con campanile di stile mudéjar; la
chiesa di Sant'Engracia, con bella facciata rinascimentale. Tra gli edifici
civili meritano menzione l'Aljafería (XV sec.), palazzo dei re d'Aragona,
che conserva resti del palazzo degli emiri (XI sec.); la Lonja (borsa, 1551), in
stile gotico-plateresco; il palazzo della Maestranza (1547) e l'Audiencia
(1551). ║
Provincia di S.: comprende un vasto territorio (17.274
kmq; 1.087.885 ab.) dell'Aragona, lungo il corso medio dell'Ebro. Si estende a
Nord fino ai Pirenei occidentali, comprendendo una parte della Sierra de la
Peña e, sulla destra dell'Ebro, un ampio margine della Meseta.
L'aridità della regione, dovuta al clima caratterizzato di precipitazioni
scarse e forti escursioni termiche, si interrompe solo in alcune fertili vallate
e nella piana irrigua lungo l'Ebro, su cui sorge il capoluogo. L'economia si
basa sull'agricoltura (barbabietola da zucchero, cereali, canapa, viti, olivi),
sull'allevamento ovino e sull'industria di trasformazione alimentare.
Torre mudéjar a Tauste, presso Saragozza
Saragozza: palazzo Aljafería (1049-1081)