Personaggio biblico, sorella (per parte di padre) e moglie
del patriarca Abramo. Seguì il marito da Ur ad Harran, poi nella Terra di
Canaan. La carestia li spinse in Egitto, ove
S. fu rapita e condotta al
faraone, al quale Abramo l'aveva presentata come propria sorella e non come
sposa; ma il faraone presto la riconsegnò ad Abramo per intervento
divino. Afflitta da sterilità,
S. diede ad Abramo la propria
schiava egizia Agar, che generò Ismaele, capostipite, secondo la Bibbia,
di alcune tribù arabe. Alcuni anni più tardi, preavvertita da tre
angeli,
S. diede alla luce Isacco. Temendo gelosie e contrasti tra il
figlio e Ismaele,
S. indusse il marito ad allontanare quest'ultimo con
Agar. Morì all'eta di 127 anni e fu sepolta nella grotta di Makpela,
destinata in seguito ad accogliere le salme dei patriarchi.