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Santana, Carlos.

Chitarrista messicano. Figlio di un violinista mariachi, da bambino intraprese lo studio del violino; a 11 anni abbandonò quello strumento per passare alla chitarra, con cui iniziò a esibirsi nei locali di Tijuana. Negli anni Sessanta si trasferì a San Francisco, dove venne a contatto con stili musicali diversi (rock, jazz, blues), che ne influenzarono l'attitudine a mescolare generi differenti. Messicano di nascita, S. portò sempre con sé i ritmi latini che avrebbero caratterizzato la sua musica, imperniata sulle note del rock. La Santana Blues Band, formazione da lui creata nel 1969, si fece interprete di questo nuovo sound, chiamato latin-rock, ottenendo in breve grande popolarità. Rivelatosi uno straordinario virtuosista della chitarra, S., già con l'album di debutto (Santana, 1969), che diventò disco di platino, manifestò il suo stile inconfondibile. Dopo aver entusiasmato il pubblico sul palcoscenico di Woodstock (1969), iniziò una carriera folgorante, proseguendo senza battute d'arresto in un percorso musicale permeato di elementi mistici e ricerca sonora. Il suo secondo LP Abraxas (1970), trainato da brani leggendari come Black magic woman, Oye como va e Samba pa ti, si piazzò al numero uno della classifica americana per cinque settimane. Con la formazione costituita da Gregg Rolie (voce e tastiere), Dave Brown (basso), Mike Shrieve (batteria), Armando Peraza (percussioni e voce), Mike Carabello e José Areas (percussioni) incise nel 1971 Santana 3, altro clamoroso successo. Da allora il chitarrista messicano alternò collaborazioni con il suo gruppo alla carriera solista. Tra gli album solisti più significativi citiamo il disco dal vivo Carlos Santana & Buddy Miles (1972) e Freedom (1987), incisi insieme al celebre batterista Buddy Miles; Love devotion and surrender (1973), realizzato insieme a John McLaughlin, rivolto a una ricerca sempre più forte di spiritualità; Borboletta (1974), nato dalla collaborazione con Stanley Clarke. L'album Caravanserai (1972) segnò un cambiamento di stile (è evidente l'influenza jazz) e l'inizio di un periodo d'ombra per S. che, convertitosi al Buddhismo, cercò nuovi stimoli al di fuori dell'ambito musicale; contemporaneamente si assistette allo sgretolamento della sua band, che da allora mutò formazione decine di volte. I successivi album (tra cui Amigos, 1977; Moonflower, 1977; Shango, 1982; Blues for Salvador, 1987; Milagro, 1992; Brothers, 1994), rivelatori di una certa stanchezza sperimentale, ebbero minore presa sul pubblico. Le luci della ribalta si accesero nuovamente con il CD Supernatural (1999), che ottenne un successo strepitoso, nonché otto Grammy, anche grazie ai duetti con Eric Clapton, Lauryn Hill, Rob Thomas dei Matchbox 20, Everlast, Dave Matthews. Altrettanto fortunati furono Shaman (2002), che ripropose la formula dei duetti; il doppio antologico The essential Santana (2002); Ceremony - Remixes & rarities (2003), contenente remix di vecchi successi e cinque nuove canzoni; All that I am (2005), anch'esso con la partecipazione di star internazionali (n. Autlan de Navarro, Messico 1947).