Tragicommedia in sei quadri e un epilogo di G.B.
Shaw, pubblicata nel 1923. L'opera costituisce una sorta di cronaca su Giovanna
d'Arco, osservata dall'ingresso nella vita pubblica sino alla condanna a morte.
Dal conflitto tra le aspirazioni utopistiche della giovane e l'ottusità
mentale dei suoi avversari scaturisce l'ironia dello scrittore, disposto a
sorridere sulla sorte paradossale riservata all'umanità, sia essa
composta da santi e da eroi, sia da potenti senza idealità. La commedia
venne considerata il capolavoro di Shaw e, in Italia, venne interpretata da note
attrici, quali M. Abba e A. Proclemer.