Capitale (66.522 ab.) dello Stato del Nuovo Messico
(Stati Uniti d'America); è situata a 2.118 m s/m., lungo il versante
meridionale dei Monti Sangre de Cristo. Si allunga sul fiume Santa Fe, affluente
del Rio Grande. La città sorge al centro di una regione agricola e
mineraria (oro, argento, carbone, piombo e zinco). Nelle vicinanze si trovano
parchi nazionali. • St. - Fondata nel 1610 dagli Spagnoli con il nome di
Villa Real de la Santa Fe de San Francisco de Asis,
S. divenne
presto sede del Governo. Dopo la rivolta degli indiani Pueblo (1680), essa venne
abbandonata dagli Spagnoli e occupata dagli indigeni sino al 1692, quando Diego
de Vergas la riconquistò. Divenuta nel XVIII sec. un fiorente centro
commerciale, anche grazie alla costruzione della Santa Fe Trail che collegava il
centro con l'Est del Paese, la città venne occupata dagli Stati Uniti
durante le ostilità con il Messico (18 agosto 1846). L'avvento della
ferrovia (1880) non incrementò i traffici economici di
S. che,
anzi, andava perdendo importanza a causa dello spostamento delle linee
commerciali. Nel 1912, con la creazione dello Stato del Nuovo Messico, la
città ne divenne capitale. • Arte - La località conserva
edifici in cui convivono un gusto tipicamente europeo e l'arte locale:
significativi sono l'ex palazzo del Governatore (XVII sec.), il più
antico palazzo pubblico degli Stati Uniti; la chiesa di San Michele (XVII sec.);
la chiesa di San Francesco (1869-84); la cattedrale (XIX sec.), con ampio
portale e due torri.