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Sancroft, William.

Prelato inglese. Dopo gli studi a Cambridge, pubblicò Fur praedestinatus (1651) e Modern policies taken from Machiavel, Borgia, and other choise authors by an eye-witness (1652), due violenti attacchi diretti l'uno contro il Calvinismo e l'altro contro la politica adottata da Cromwell, dall'autore considerata una deplorevole confusione fra politica e religione. Nell'arco di pochi anni ricoprì varie cariche: cappellano del re (1661), master dell'Emmanuel College di Cambridge (1662), decano di York e poi di St. Paul (1664), arcidiacono di Salisbury (1668-70). Nominato, infine, arcivescovo di Canterbury (1677), S. entrò ben presto in contrasto con Giacomo II, fautore di una politica rigorosamente filocattolica. Più in particolare, di fronte a una seconda dichiarazione regale della libertà di coscienza, S. istigò il clero all'opposizione, presentando al sovrano una petizione, sottoscritta da altri sei vescovi, con cui si chiedeva l'annullamento della dichiarazione suddetta. A dispetto del volere del monarca, che fece immediatamente arrestare tutti i firmatari, S. venne assolto al processo e poté continuare indisturbato nella propria linea d'azione. In seguito si unì all'appello a Guglielmo d'Orange; quando S. si accorse che quest'ultimo intendeva dichiarare Giacomo incapace di governare per divenire custos regni, si rifiutò di giurare fedeltà al nuovo sovrano. Sospeso (1689) e poi destituito (1690), si trasferì a Fressingfield dove rimase fino alla morte (Fressingfield, Suffolk 1617-1693).