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Sanchi.

Centro dell'India, nello Stato del Madhya Pradesh, 41 km a Nord-Est di Bhopal; è situato su un affluente del Gange, presso il versante settentrionale delle alture di Vindhya. È un importante centro archeologico, che racchiude un millennio della storia dell'arte buddhista. • Arte - L'arte si sviluppò nell'epoca in cui regnava la dinastia autoctona dei Maurya (318-185 a.C.) e continuò, sotto i sovrani Sunga e Kanva, fino al I sec. d.C. Il primo stupa (tempio) fu costruito fra il II e il I sec. a.C. Si tratta di un monumento buddhista, ora restaurato e riportato allo stato primitivo, presumibilmente derivato da un tumulo funerario, circondato da una balaustrata e formato da una cupola emisferica piena di mattoni, sormontata da una piccola karmika (belvedere). Tale stupa era destinato a conservare delle reliquie riservate alla venerazione dei pellegrini che compivano certe migrazioni rituali nel senso delle stelle e del sole, tenendosi sempre alla loro sinistra. La torana permetteva l'accesso al recinto. Questa, come la balaustrata con la quale era collegata, era ornata di bassorilievi raffigurati episodi dell'ultima vita del Buddha o delle sue jataka (vite precedenti). La particolare caratteristica dello stupa di S. non fu quella di rappresentare iconograficamente il Buddha ma di “suggerire la sua presenza” per mezzo di simboli. L'estro della scultura di S. fece intervenire, nei confronti delle composizioni di Bodh Gay e di Bharhut, un maggior numero di personaggi, mostrando i progressi realizzati nella tecnica e nella rappresentazione prospettica. Ma la scultura ha prodotto anche grandi statue a tutto tondo, inizialmente ieratiche e massicce, e in seguito meglio proporzionate, più flessuose e ingioiellate, nonché statuette in terracotta, il più delle volte raffiguranti la Dea Madre. Notevole è anche la grandiosa colonna di pietra che porta incisi gli editti di Asoka. Dello stesso periodo è anche un piccolo tempio buddhista attribuito alla scuola di Muttra dell'epoca Kusana, collegata ad altre del periodo Gupta (più antico).