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San Pietroburgo.

Città (4.697.600 ab.) autonoma della Russia e capoluogo dell'omonima provincia (85.900 kmq; 6.374.000 ab.). Dopo Mosca è la città russa più popolosa e importante dal punto di vista culturale e artistico. Fondata nel 1703 con il nome di Pietroburgo, fu quasi ininterrottamente capitale della Russia dal 1712 al 1918; dal 1914 al 1924 assunse il nome di Pietrogrado e, fino al 1991, di Leningrado. • Geogr. - Sorge presso il delta del fiume Neva, all'estremità orientale del Golfo di Finlandia (Mar Baltico), su un centinaio di isole e isolette intersecate da numerosi canali. Il terreno originariamente acquitrinoso su cui la città è stata edificata ha richiesto nel tempo imponenti opere di bonifica e di canalizzazione, spesso all'origine di inondazioni come quella, devastante, del 1824. Le piogge, prevalentemente estive, non sono molto abbondanti, mentre i giorni di gelo all'anno sono circa 150 (da metà ottobre a metà marzo). • Econ. - Grande centro industriale, contribuisce al 10% circa della produzione manifatturiera russa. Particolarmente attivi sono i settori metallurgico (rame, magnesio, alluminio), meccanico (materiale ferroviario, macchine agricole), elettromeccanico, chimico e petrolchimico (prodotti farmaceutici, pneumatici, gomma sintetica). Tra le più tipiche attività manifatturiere, la conservazione dei prodotti ittici e la produzione del tessile-abbigliamento, l'industria del legno e della porcellana. La presenza del porto e della base militare di Kronstadt favorisce le attività cantieristica e portuale. Centrali idriche, termiche e nucleari provvedono al fabbisogno energetico dell'industria. La città è collegata con il Mar Glaciale Artico e con il vastissimo entroterra per mezzo di un sistema di canali che immettono nei fiumi Volga, Dnepr e Dvina. Come Mosca, S.P. usufruisce del sistema di navigazione interna dei cinque mari: Mar Baltico, Mar Caspio, Mar Nero, Mar Bianco, Mar d'Azov. La comunicazione fluviale è integrata dalla ferrovia. • St. - Per la storia fino al 1914: V. PIETROBURGO. Dopo essere stata centro propulsivo di tutti i più rilevanti eventi politici accaduti in Russia dall'inizio del XX sec., S.P. (diventata Pietrogrado nel 1914) perse il ruolo di protagonista con lo spostamento della capitale a Mosca (1918). Scoppiata la guerra civile, nell'ottobre 1919 la città fu devastata dalle lotte fra le forze filobolsceviche e quelle controrivoluzionarie del generale N. Judenic. Le gravissime privazioni alimentari provocarono un drastico calo demografico, cui si riparò solo a partire dagli anni Trenta. Denominata Leningrado dal 1924, la città fu assediata dall'esercito tedesco nell'estate 1941 e subì ingenti perdite umane a causa dei bombardamenti. Liberata definitivamente nel gennaio 1944, dagli anni Cinquanta ha conosciuto un nuovo sviluppo industriale. Ha assunto la denominazione di S.P. nel giugno 1991. • Arte - Fondata originariamente su tre isole comprese tra la Piccola Neva e la Grande Neva, conserva tra i suoi monumenti più antichi la fortezza dei Santi Pietro e Paolo (XVIII sec.). In seguito lo sviluppo urbanistico interessò sempre di più la sponda sinistra del fiume, dove sorse il centro monumentale e amministrativo della città, con il palazzo d'Inverno, l'Ermitage, la cattedrale di Sant'Isacco e l'Ammiragliato, dal quale parte la famosa Prospettiva Nevskij, strada lunga 4 km e fiancheggiata da magnifici palazzi e belle chiese. Il Vasil'evskij Ostrov, il quartiere dove sorgono l'Accademia delle scienze, quella di belle arti, l'università e molti musei, è il centro culturale della città. La biblioteca dell'Accademia delle scienze, fondata nel 1714, possiede 19 milioni di volumi; la biblioteca statale Saltikov-Scedrin, fondata nel 1795, oltre 28 milioni di volumi e un'importante raccolta di incunaboli e manoscritti. L'importantissimo museo Ermitage custodisce circa tre milioni di opere d'arte di ogni epoca e Paese, provenienti dalle raccolte d'arte degli zar e dalle collezioni private confiscate dallo Stato dopo la rivoluzione; il Museo russo, dedicato all'arte russa, dal 1995 accoglie anche una collezione di arte contemporanea internazionale. Concepita secondo un piano urbanistico che prevedeva vie larghe e rettilinee e ampie piazze, S.P. acquistò nel XVIII sec. la fisionomia europea voluta da Pietro I e Caterina II, che si avvalsero dell'opera di architetti stranieri, quali l'italiano D. Trezzini, cui si devono la fortezza dei Santi Pietro e Paolo con la cattedrale e il palazzo d'Estate, elaborati in quel gusto tardo-barocco già affermatosi nell'Europa settentrionale. B.F. Rastrelli, operante a S.P. dal 1750 al 1770, introdusse elementi dello stile rococò nelle sue opere (palazzo d'Inverno, palazzo Stroganov, monastero Smol'nyj). Altri architetti attivi a S.P. furono il francese A.-J.-B. Le Blond, autore del piano generale della città e del progetto per il giardino d'Estate, e i tedeschi G. Schadel, G.J. Mattarnowi, T. Schwertfeger. Nei secc. XVIII-XIX operarono gli italiani A. Rinaldi (palazzo di Marmo) e G. Quarenghi, che diede a S.P. l'impronta neoclassica che tuttora la caratterizza (teatro dell'Ermitage, banca di Stato, palazzo di Tsarkoe Zelo, ecc.). Con Alessandro I, nel primo quarto del XIX sec., nuovi edifici (cattedrale di Nostra Signora di Kazan', palazzo dell'Ammiragliato) furono costruiti nel severo e imponente stile impero. Le più notevoli opere architettoniche successive alle guerre napoleoniche sono in gran parte dovute a C. Rossi (palazzo del granduca Michele, sede del Museo russo, teatro Aleksandrinskij); al periodo di Nicola I risale la cattedrale di Sant'lsacco di A. Ricard de Montferrand. La chiesa della Resurrezione attesta invece il ritorno agli stilemi tradizionali russo-bizantini della fine del XIX sec.