Marchesato sorto nel XII sec. con
Manfredo II, figlio di Manfredo il quale aveva a sua volta ereditato dal padre
Bonifacio del Vasto i territori compresi tra il Po, le Alpi e il fiume Stura.
Tali territori facevano parte dei possedimenti dei marchesi del Monferrato
situati nella parte meridionale dell'antica Marca di Ivrea, ottenuti nell'XI
sec. in seguito al matrimonio di Enrico di Monferrato con Adelaide, erede di
Auriate (comprendente Saluzzo), Torino e Ivrea. Ingranditosi con Tommaso I
(1244-1296), che annetté Cuneo e la Valle della Stura, alla fine del XIII
sec. il
m. di S. oltre alle valli dello Stura, della Mellea, della Maira
e del Po, comprendeva anche una porzione del territorio delle Alpi Cozie e,
insinuandosi tra i numerosi possedimenti di casa Savoia, raggiungeva Carmagnola.
Nei secoli successivi il
m. di S. subì più di una volta le
pressioni dei Savoia e dei loro alleati, a cui si aggiunsero presto quelle della
Francia, ma riuscì a conservare la propria indipendenza stabilendo di
volta in volta alleanze con le diverse fazioni e prestando omaggio a signori
potenti come i Visconti e i Monferrato, dai quali per altro ricevette aiuto in
più di un'occasione. Con Tommaso III (1396-1416) il marchesato visse un
periodo di particolare sviluppo culturale. Nel 1444 Ludovico I (1416-75),
successore di Tommaso III, ricevette dai Savoia la luogotenenza del ducato e nel
1458 ottenne dal re di Francia il Governo della città di Genova. Nel 1487
il marchesato fu invaso da Carlo I di Savoia, in seguito allo scontro nato tra
questi e Ludovico II (1475-1504) per il possesso del Monferrato. La morte di
Carlo I consentì a Ludovico II di mantenere integri i suoi possedimenti
adottando però una politica di amicizia e di alleanza con la Francia alla
quale il marchesato legò le proprie sorti. Tale alleanza costò al
m. di S. gravi perdite in seguito alle sconfitte riportate dai Francesi
sul territorio italiano nel 1513, 1522 e nel 1523. I contrasti verificatisi
durante il XVI sec. tra Francesco e Giovanni Ludovico, figli ed eredi di
Ludovico II, favorirono Francesco I di Francia che, pur riuscendo ad ottenere il
marchesato, decise di concedere l'autorità marchionale ai legittimi eredi
fino al 1548; l'anno successivo il
m. di S. fu annesso al Delfinato e vi
restò fino al 1588, quando venne occupato da Carlo Emanuele di Savoia. La
Corona di Francia e la casa sabauda si disputarono il marchesato fino alla firma
della Pace di Vervins nel 1598 con la quale fu stabilito che sarebbe stato il
pontefice a stabilire chi avrebbe potuto far valere i propri diritti sul
marchesato. La questione fu invece risolta con il raggiungimento di un accordo
siglato nel 1601 con la Pace di Lione, secondo il quale il
m. di S.
sarebbe rimasto ai Savoia che in cambio cedevano alla Francia la Bresse, il
Bugey e i paesi di Gex e Valromey.