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Salmonellosi.

Patol. - Termine generico con il quale vengono indicate le infezioni causate dai batteri appartenenti al genere Salmonella. Le s. si presentano con quadri clinici molto diversi, caratterizzati comunemente da disturbi gastroenterici, quali nausea, vomito e diarrea, astenia, febbre, che nei casi più gravi assumono un andamento coleriforme; più raramente le s. sono accompagnate dalla sintomatologia di tossinfezioni, di fenomeni settici generali o di lesioni infiammatorie di tipo settico. Il contagio avviene mediante ingestione di alimenti contaminati o mediante contatto diretto con i portatori. Rientrano nel gruppo delle s. il tifo addominale provocato dalla Salmonella typhi; le diverse forme di paratifo causate dalle Salmonella paratyphi A e B; alcune tossinfezioni batteriche di origine alimentare; diverse forme di enterocolite che nell'adulto non sono gravi e hanno decorso benigno, mentre possono diventare molto gravi e avere addirittura esito mortale nei bambini e nei lattanti; alcune rare forme setticemiche, che in genere rappresentano una complicazione di forme primitivamente localizzate. La gravità di tali infezioni dipende dall'agente eziologico e dal grado di estensione dell'infezione stessa. La diagnosi della s. si effettua sierologicamente; la terapia sintomatica prevede dieta liquida e reidratazione, accompagnata da terapia antibiotica. Per una buona profilassi è raccomandabile cuocere bene i cibi, soprattutto se di origine animale, evitare di consumare uova crude o salse e dolci a base di uova crude, utilizzare sempre latte pastorizzato, e soprattutto rispettare rigorosamente le norme igieniche sia durante la preparazione e il trasporto dei cibi freschi, sia nell'ambiente ospedaliero. • Veter. - Tra le s. di interesse veterinario si ricordano: la s. degli equini, che può manifestarsi con setticemia ad andamento tifoide, con setticemia o con un aborto; la s. dei ruminanti, indotta da numerose specie di salmonella e che si manifesta con aborto o enterite; la s. del suino (enterite infettiva), che si manifesta in forma setticemica subacuta o cronica accompagnata da gastroenterite, ulcerazioni e necrosi del tessuto intestinale; la s. dei volatili, che nei soggetti giovani si presenta mediante mortalità endovulare o con infezione setticemica nelle prime ore di vita, mentre negli adulti ha carattere subacuto o cronico.