Uomo politico inglese. Nel 1853, a soli 23 anni, fu eletto deputato
conservatore alla Camera dei Comuni; nel 1866 divenne segretario di Stato delle
Indie ma dopo pochi mesi diede le dimissioni, in quanto contrario al
Reform
Bill di J. Russell accettato da Disraeli. Nel 1868 passò alla Camera
dei Lord e nel 1874 fu nuovamente eletto segretario di Stato per l'India;
quattro anni dopo successe a Lord Derby in qualità di segretario di
Stato, svolgendo un ruolo fondamentale nel tentativo di evitare una rottura con
la Russia in occasione della crisi balcanica. Al Congresso di Berlino del 1878
ottenne importanti successi personali, riuscendo a raggiungere accordi per la
protezione degli interessi inglesi e soprattutto il mantenimento dell'equilibrio
europeo (definizione della posizione della Turchia senza necessità di
interventi militari; annullamento del piano russo di creare una Bulgaria
dipendente dagli zar di Pietroburgo; blocco della penetrazione russa in Asia
Minore; assunzione dell'Isola di Cipro come punto di appoggio per le navi
britanniche nel Mediterraneo). Dopo la morte di Disraeli (1881) divenne leader
del Partito conservatore e nel 1885 primo ministro, carica che ottenne
nuovamente nel 1886-92 e 1895-1902. Dal 1887 al 1892 e poi dal 1895 al 1900 fu
ministro degli Esteri; favorì l'espansione inglese in Africa, ottenendo
dalla Francia il riconoscimento del dominio britannico sulla regione dell'Alto
Nilo e concludendo nel 1902 l'alleanza con il Giappone per contenere l'influenza
russa in Estremo Oriente (Hatfield, Herford 1830-1903).