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Saint-Cyran, Jean Du Vergier de Hauranne abate di.

Teologo giansenista francese. Studiò a Lovanio, dove fu allievo di Giusto Lipsio, e nel 1604 conobbe Giansenio del quale divenne amico. Con Giansenio si trasferì a Parigi, quindi a Bayonne, dove si dedicò allo studio di Sant'Agostino, contribuendo alla formazione della corrente teologico-filosofica del Giansenismo. Ormai famoso come teologo e celebre per la sua austera moralità, nel 1635 S. divenne il direttore spirituale di Port-Royal (V.), centro di un movimento di rinnovamento religioso di ispirazione giansenistica. Fatto imprigionare da Richelieu, insospettito dai legami che l'abate teneva con i capi dell'opposizione parlamentare, rimase cinque anni a Vincennes, e fu liberato solo alla morte del cardinale. In carcere aveva scritto la sua opera principale, le Lettere cristiane e spirituali. Delle altre sue opere si ricordano: il trattato di Teologia familiare, le Massime sante e religiose e le Istruzioni cristiane (Bayonne 1581 - Parigi 1643).