Uomo politico egiziano. Appartenente a una
modesta famiglia contadina, si orientò verso la carriera militare,
entrando presto a far parte del gruppo dei giovani ufficiali nazionalisti
antibritannici. Arrestato nel 1942 sotto l'accusa di spionaggio in favore dei
Tedeschi, venne allontanato dall'esercito, in cui fu reintegrato nel 1945.
Nuovamente arrestato con l'accusa di complicità in un attentato contro il
primo ministro, filoinglese, Nahas Pascià, fu riammesso nell'esercito nel
1950 e nel luglio 1952 partecipò alla rivoluzione dei militari
nazionalisti, iniziando la propria ascesa politica all'ombra di Nasser. Nominato
nel 1957 segretario generale dell'Unione socialista araba, nel 1960 fu eletto
presidente dell'Assemblea nazionale. Entrato a far parte del Consiglio di
presidenza nel 1962, due anni dopo assunse la vicepresidenza della Repubblica,
affermandosi come il più stretto e fidato collaboratore di Nasser, di cui
nel 1970 fu individuato come naturale successore. Considerato sino allora come
uno scrupoloso esecutore degli ordini del presidente e un moderatore delle
opposte tendenze, non tardò ad affermare una propria linea, solo
formalmente fedele a quella nasseriana. Egli impresse un nuovo dinamismo alla
politica estera e a quella economica, imboccando una strada liberistica
fortemente contrastata dall'opposizione di sinistra, marxista e nasseriana.
Quest'ultima organizzò imponenti manifestazioni studentesche e operaie,
sfociate in una vera e propria sommossa nel gennaio 1977, che fu espressione
drammatica del crescente distacco tra il vertice dello Stato e le masse popolari
che Nasser era riuscito in parte a colmare. Fu soprattutto in politica estera
che si affermò la statura politica di
S., già evidente con
la rottura dell'alleanza organica con l'Unione Sovietica (1972) e con la
vittoriosa “guerra del Kippur” contro Israele (ottobre 1973), grazie
alla quale l'Egitto poté riacquistare parte della penisola del Sinai e
riaprire al traffico marittimo il canale di Suez. Culmine della politica di
S. furono tuttavia gli accordi di Camp David con Israele (settembre
1978), che gli valsero il premio Nobel per la pace (condiviso con il premier
israeliano Begin). Il coronamento di questo ardito disegno politico tuttavia
suscitò l'ostilità contro
S. dei Paesi arabi oltranzisti e
l'odio mortale, in particolare, dei libici e dei palestinesi, aggravato dal
sostegno ch'egli diede al deposto scià dell'Iran nei suoi ultimi giorni.
La situazione, lungi dal normalizzarsi, si andò aggravando fino a
sfociare nell'assassinio del
rais, avvenuto al Cairo nel 1981 ad opera di
un commando militare (Mit Abu el-Kom, Basso Egitto 1918 - Il Cairo 1981).
Anwar al-Sadat