Centro in provincia di Pordenone, 25 km a Ovest del
capoluogo; è situato a 25 m s/m., alle pendici meridionali delle Prealpi
Carniche e sulle rive del fiume Livenza. 17.329 ab. CAP 33077. • Econ. -
Agricoltura (cereali, ortaggi, tabacco). Allevamento bovino, avicolo,
bachicoltura. Industria meccanica, alimentare e tessile. Artigianato del legno e
del vetro. È assai nota l'antichissima fiera avicola e di strumenti
venatori, che si tiene ogni anno il 1° di settembre. • St. -
S. si sviluppò, ai confini delle diocesi di Concordia e di Ceneda,
intorno a una chiesa edificata nell'870 per volontà del marchese del
Friuli, Enrico II, fratello di Berengario I. Cresciuta all'ombra del Patriarcato
di Aquileia,
S. ne ricevette ampia libertà e autonomia e, dal XIII
sec., propri statuti cittadini. Tuttavia, essendo un importante nodo viario, nei
secoli seguenti fu assai contesa tra la stessa Aquileia, i Da Camino e i Di
Carraro. Nel 1414 strinse alleanza con Venezia contro Sigismondo d'Ungheria e
nel 1419 fu definitivamente annessa alla Serenissima, di cui rimase parte fino
alla caduta della Repubblica nel 1797. Nel 1809
S. fu teatro dello
scontro tra l'esercito franco-italiano del viceré Eugenio de Beauharnais
e quello austriaco dell'arciduca Giovanni. Durante la prima guerra mondiale, in
particolare durante la ritirata del novembre 1917 e i combattimenti dell'ottobre
1918, subì gravi danni. • Arte - Interessante centro storico,
chiuso entro mura merlate, conobbe la sua maggiore fioritura artistica sotto il
dominio veneziano. La città conserva numerosi palazzi a portici di varie
epoche, il duomo del XV sec., che custodisce al suo interno affreschi di A.
Vicentino e F. Bassano, e palazzo Flangini (secc. XV-XVI). Notevole anche la
piazza del Popolo, circondata da portici e sede della “sagra dei
osei”.