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Sachsenspiegel.

Voce tedesca: specchio sassone. È la più antica codificazione medioevale di leggi, basata sulla raccolta del diritto consuetudinario sassone; redatta prima in latino, fu poi rielaborata ed ampliata in basso tedesco da Eike di Reppichau tra il 1224 e il 1235. Consta di due parti, la prima relativa al diritto civile, la seconda a quello feudale. L'autore adottò come criterio la netta distinzione tra sfera laica ed ecclesiastica, al punto che non accolse entro l'ordinamento positivo il diritto canonico. Per questa ragione alcuni articoli dell'opera furono condannati da papa Gregorio XIV; ciò non impedì l'adozione del codice, che già nel Trecento era diffusamente applicato in tutti i territori tedeschi. In alcune zone il suo uso si prolungò addirittura fino al XX sec. e ad esso si ispirarono largamente anche i tribunali nazisti.