Poetessa e narratrice tedesca di origine ebraica.
Figlia di un facoltoso commerciante ebreo, iniziò l'attività
letteraria con alcuni racconti e poesie di ispirazione neoromantica. Nel 1940
riuscì a fuggire dalla Germania e a sfuggire alle persecuzioni naziste
con l'aiuto della scrittrice S. Lagerlöf (V.)
a cui aveva in precedenza dedicato una raccolta di poesie. Raggiunta Stoccolma
in compagnia della madre, visse da allora in Svezia, ottenendone la
cittadinanza. L'esperienza traumatica delle persecuzioni e della fuga
influì considerevolmente sulla sua produzione: abbandonato il carattere
delle sue precedenti liriche, avviò un discorso poetico e
lirico-drammatico nuovo, nel quale - attraverso un linguaggio fortemente
metaforico e immaginifico - l'evocazione del destino doloroso del popolo
d'Israele si compenetra con il ricordo della propria esperienza personale.
Appartengono a questa seconda fase della sua attività artistica il dramma
Eli (1950), definito “il mistero dei dolori d'Israele”,
alcuni poemi drammatici (
Segni sulla sabbia, 1962;
Incantesimo,
1970) e numerose raccolte di liriche (
Nelle dimore della morte, 1947;
L'eclisse delle stelle, 1949;
Nessuno sa dove, 1957;
Fuga e
metamorfosi, 1959;
Al di là della polvere,
1961;
Alla ricerca dei viventi, 1971, postuma). Nel 1966 fu insignita, insieme
con l'israeliano S.J. Agnon, del premio Nobel per la letteratura (Berlino 1871 -
Stoccolma 1970).