Teologo protestante francese. Dopo aver
completato gli studi a Montauban, nel 1867 fu nominato professore di Dogmatica a
Strasburgo. Espulso dalla città in seguito alla conquista tedesca, si
trasferì nel 1873 a Parigi, dove collaborò alla fondazione
dell'Ecole Libre des Sciences Religieuses, che nel 1877 divenne la
facoltà teologica protestante della Sorbona, di cui
S. fu decano.
S. accolse il pensiero di Schleiermacher e Ritschl, soprattutto nel
concepire la religione come espressione di un innato bisogno di infinito e di
superamento della propria finitezza: questo desiderio di infinito si manifesta
in ognuno secondo modalità differenti, quindi l'esperienza religiosa non
può che essere individuale.
R. a sua volta esercitò una
profonda influenza non solo sui teologi protestanti, ma anche sugli esponenti
più liberali del Cattolicesimo. Fra le sue opere principali citiamo:
La vie intime des dogmes (1890),
Essai d'une théorie critique
de la connaissance religieuse (1893),
Esquisse d'une philosophie de la
religion d'après la psychologie et l'histoire (1897) (Vallon,
Ardèche 1839 - Parigi 1901).