Erice Iruka Gebel Hamed Monte San Giuliano Agroericino Monte Erice Ettore Majorana.

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Erice Iruka Gebel Hamed Monte San Giuliano Agroericino Monte Erice Ettore Majorana

Erice

La storia, l'archeologia e il mito

ERICE

Iruka - Gebel Hamed - Monte San Giuliano

Ci sono luoghi in Sicilia dove il mito si intreccia e dove l'archeologia testimonia la vita di antichi popoli e civiltà. Sulla sommità del Monte San Giuliano , in splendida posizione panoramica su Trapani, in silenzio tra le nubi, posa la città di Erice.

Erice

La cittadina è posta sulla vetta di un monte isolato, in splendida posizione panoramica. Di origine mitica, fu città degli Elimi, che la cinsero di mura ciclopiche e vi eressero il tempio dedicato al culto della dea della fecondità e dell'amore " Venere " il cui castello sorge ancora oggi sulle rovine del Tempio adiacente ai Giardini del Balio dominati dalle torri medioevali. Dista da Trapani km. 15, mt. 750 s.l.m., conta circa 31.050 (2000) abitanti.

Poetic touch

According to legend, Erice, son of Venus and Neptune, founded a small town on top of a maountain (750 mt.A.s.l.) more than three thousand   years ago. The founder of modern history - i.e. the recording of events in a methodic and chronological sequence as they really happened without reference to mythical causes - the great Thucydites (500 b.C.), writing about events connected with the conquest of Troy (1183 b.C.) said << After the fall of Troy some Trojans on their escape from the Achaei arrived in Sicily by boat and as they settled near the border with Sicanians alla together they were named Elymi : their towns were Segesta and Erice.>> This inspired Virgil to describe the arrival of the Trojan royal family in Erice and the burial of Anchise, by his son Enea, on the coast below Erice. Homer (1000 b.C), Theocritus (300 b.C.), Polybius (200 b.C.), Virgil (50 b.C.), Horace (20 b.C.), and others have celebrated this magnificient spot in Sicily in their poems. During seven centuries (XIII - XIX) the town of Erice was under the leadership of a local oligarchy, whose wisdom assured a long period of cultural development and economic prosperty which in turn gave to the many churches, monasteries and private palaces which you see today. In Erice you can admire the Castle of Venus, the Cyclopean Walls (800 b.C.) and the Gothic Cathedral (1300 a.C.). Erice is at present a mixture of ancient and medieval architecture. Other msterpieces of ancient civilization are to be found in the neighbourhood : at Motya (Phoenician), Segesta (Elymian), and Selinunte (Greek). On the Aegadiian Islands - theatre of the decisive naval battle of the first Punic War (264 - 241 b.C.) - suggestive neolithic and paleolithic vestiges are still visible : the grottoes of Favignana, the carvings and murals of Levanzo. Splendid beaches are to be found at San Vito Lo Capo, Scopello and Cornino, and a wild and rocky coast around Monte Cofano; all at les than one hour's drive from Erice (Trapani).

Le chiese:

Erice accoglie più di sessanta chiese tra cui quelle di San Martino, San Cataldo, San Giuliano, San Giovanni Battista. Ogni estate, riecheggiano le musiche medievali recuperate alla memoria da artisti di fama internazionale proposte durante la Settimana di Musica Medievale e Rinascimentale.

Erice

Matrice: eretta nel 1314, evidenzia un magnifico portale gotico.

Chiesa di San Martino: fondata da Ruggero il Normanno, ma ricostruita alla fine del'600.

Ex Chiesa di San Domenico: preceduta da un pronao, è una delle sedi del C. C. Scientifica E. Maiorana.

Chiesa San Cataldo Chiesa di San Giovanni Battista Chiesa di S. Orsola Chiesa di Sant'Antonio.

MUSEO AGROFORESTALE Località San Matteo

Museo Comunale Cordici, nel cui atrio si trova l'Annunciazione di Antonello Gagini, sito nella Piazza Umberto I.

Monumenti:

Castello Normanno (Tempio di Venere) Torretta Pepoli Villa Comunale e Balio Quartiere Spagnolo Palazzo Chiaramonte Porta Carmine  Porta Trapani Porta Spada.

Gallerie La Salerniana, Via Guarnotta - tel. 0923/869224

Erice.

Secondo la leggenda, Erice, figlio di Venere e Nettuno, fondò una piccola città sulla vetta di una montagna (750 m s.l.m.) più di 3000 anni fa.

Il grande Tucidide (500 a.C.), fondatore del moderno metodo storico - fondato sulla registrazione degli eventi in modo cronologico e metodico senza riferimento a cause sovrannaturali - , scrivendo sulla caduta di Troia (1183 a.C.) riteneva che gli Elimi - il popolo che fondò Erice - fossero i Troiani sopravvissuti alla distruzione della loro città.

Virgilio scrive che Enea sbarcò sulle coste del monte Erice e lì seppellì il padre Anchise.

Omero (1000 a.C.), Teocrito (300 a.C.), Polibio (200 a.C.), Virgilio (50 a.C.), Orazio (20 a.C.) ed altri ancora hanno celebrato Erice nei loro scritti.

Durante sette secoli (XIII-XIX) la città di Erice fu governata da una oligarchia locale, la cui politica assicurò un lungo periodo di prosperità economica e sviluppo culturale che portò alla costruzione delle numerose chiese, dei monasteri e dei palazzi privati che ancora oggi si possono ammirare.

Altri capolavori di antiche civiltà sono vicine a Erice: Mozia (fenicia), Segesta (elima) e Selinunte (greca). Nelle isole Egadi - teatro dell'ultima e decisiva battaglia navale della Prima Guerra Punica (261-241 a.C.) - vi sono i graffiti preistorici (Levanzo) e le grotte paleolitiche (Favignana).

  • Erice fu popolata dagli Elimi che vi eressero il tempio dedicato al culto della dea della fecondità e dell'amore. I successivi dominatori intitolarono il tempio alle loro divinità, così i Fenici, vi adorarono Tanit-Astarte, i Greci Afrodite, i Romani la Venere Ericina. Sulle rovine del Tempio sorge ancora oggi il Castello di Venere, fortificato durante la dominazione normanna, adiacente ai giardini del Balio dominati dalle torri medioevali.

La città è cinta da mura ciclopiche di impianto Elimo (VII sec. a.C.) a cui vertici si collocano: il Castello Normanno; il Duomo o Matrice (1314), che conserva le forme gotiche trecentesche originarie, con la torre campanaria e le sue delicate bifore e il Quartiere Spagnolo. Il centro storico presenta un impianto urbanistico tipico medievale con piazzette, strade strette e sinuose nelle quali si affacciano bellissimi cortili fioriti.

Erice

Erice, sede del Centro di cultura scientifica " Ettore Majorana ", conserva intatto il fascino di antico bordo medievale animato da botteghe di artigianato tipico: le ceramiche finemente decorate, i tappeti variopinti tessuti a mano, i tradizionali dolci a base di mandorla e frutta candita.

Erice

Erice veduta aerea - Torre del Balio e Castello Normanno

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