Patriota e scrittore italiano. Laureatosi in
Giurisprudenza a Napoli, nel 1794 fu arrestato per la sua appartenenza al Club
rivoluzionario e per le sue idee radicali e giacobine; nel 1797 si
rifugiò esule a Milano e quindi in Svizzera, da dove raggiunse Roma non
appena vi fu proclamata la Repubblica. Tornò a Napoli alla caduta dei
Borboni e partecipò alla Rivoluzione napoletana in qualità di
membro della commissione legislativa della Partenopea. In seguito alla
Restaurazione fu condannato a morte e impiccato. Collaboratore di diversi
giornali, pubblicò un volume di
Pensieri politici (1798) (Palma di
Campania, Napoli 1770 - Napoli 1799).