Principe e conte palatino del Reno, duca di
Baviera e di Cumberland. Terzogenito di Federico V di Boemia e di Elisabetta
Stuart, trascorse l'infanzia e la giovinezza in Olanda in seguito all'esilio
dalla Boemia inflitto al padre nel 1620. Nel 1633 soggiornò in
Inghilterra alla corte dello zio Carlo I, e partecipò alla guerra del
Trent'anni, durante la quale combatté contro le forze ispano-imperiali;
in seguito alla sconfitta di Vletho (1638) fu imprigionato e venne liberato solo
nel 1641. Allo scoppio della Rivoluzione inglese tornò in Inghilterra,
dove Carlo I gli affidò il comando della cavalleria, che condusse a una
serie di brillanti vittorie, interrottasi con la dura sconfitta inflittagli da
Cromwell a Marston Moor nel 1644. Esautorato dalla carica in seguito alle nuove
sconfitte di Naseby e Bristol (1645), nel 1647 fu allontanato dall'Inghilterra.
Rifugiatosi in Francia, fra il 1649 e il 1653, su nuovo comando di Carlo I,
capitanò le imbarcazioni che, prima nel Mediterraneo e successivamente,
dopo la sconfitta ad opera di Robert Blake nel 1650, nell'Oceano Atlantico, si
scontrarono con le forze spagnole. Nel 1660 ritornò in Inghilterra; dopo
la Restaurazione, Carlo II lo nominò membro del Consiglio privato.
Capitanò in seguito la flotta nella seconda guerra anglo-olandese
(1665-67), riportando la vittoria di Lowestoft (1665), e nella terza guerra
anglo-olandese (1672-74). Nel 1668 fu nominato governatore di Windsor e nel
1673, per i suoi meriti, ammiraglio. Ritiratosi a vita privata, prese parte
all'esplorazione del Canada, fondò la Royal Society e intraprese studi di
fisica, meccanica e storia dell'arte, interessandosi in particolare di pittura e
di incisione (Praga 1619 - Londra 1682).