Pittore e incisore olandese. Studiò
pittura con lo zio, il paesaggista Salomon van Ruisdael e si formò
nell'ambito della scuola pittorica di Haarlem. Nei suoi quadri giovanili, in cui
rappresenta in modo realistico e particolareggiato il paesaggio olandese,
è soprattutto evidente l'influsso di H.C. Vroom e di J. van Goyen
(
Dune alberate, 1646), mentre dagli anni Cinquanta il suo stile si fece
più monumentale e spettacolare, arricchito dall'uso di effetti di luce e
di quinte laterali di alberi (
Castello di Bentheim, 1653). Nel 1656 si
trasferì ad Amsterdam specializzandosi in larghe vedute panoramiche
caratterizzate da uno sviluppo orizzontale del paesaggio e da cieli bassi
all'orizzonte. Sviluppò inoltre temi nuovi quali paesaggi invernali,
marine, cascate (Haarlem 1628 o 1629 - Amsterdam 1682).