Diplomatico e uomo politico italiano. Laureato
in Giurisprudenza, intraprese la carriera diplomatica nel 1953, ricoprendo
incarichi in Brasile, in Unione Sovietica, negli Stati Uniti e in Europa. Nel
1980 fu nominato rappresentante permanente d'Italia presso le
Comunità Europee di Bruxelles, ruolo che ricoprì per quattro anni.
Al suo rientro a Roma, divenne direttore generale degli Affari economici
(1984-85) e raggiunse il massimo grado della carriera diplomatica quale
segretario generale della Farnesina (1985-87). Dal 1987 al 1991 fu ministro del
Commercio estero nei governi Goria, De Mita e Andreotti: durante questi anni
realizzò il programma di liberalizzazione del commercio estero italiano e
la completa liberalizzazione dei movimenti di capitali. Nel 1991 lasciò
gli incarichi di Governo ed entrò nel Consiglio di Amministrazione della
Fiat e di varie società italiane, europee e americane come direttore o
consulente internazionale. Dal 1995 al 1999 fu direttore generale
dell'Organizzazione Mondiale per il Commercio (WTO) a Ginevra. Alla scadenza del
suo mandato
R. approdò per un breve periodo alla presidenza
dell'Eni, quindi entrò nel consiglio di Amministrazione della Fiat e
divenne vicepresidente della Rcs. Tra il 2001 e il 2002 fu ministro degli Esteri
nel secondo governo Berlusconi. Tra le numerose onorificenze ricevute da
R. si ricordano il titolo di Cavaliere di Gran Croce e il titolo di
baronetto conferitogli dalla regina Elisabetta nel 1980 per riconoscenza al
ruolo svolto nell'ingresso di Londra nella Cee (n. Napoli 1930).