Filosofo e scrittore politico tedesco. Dedicatosi
all'attività politica già negli anni dell'università, nel
1826 fu condannato a 14 anni di carcere. Liberato nel 1830, fu docente di
Filosofia all'università di Halle dal 1832 al 1838; nel 1837
pubblicò un libro di estetica ispirato ai principi hegeliani (
Nuova
scuola preparatoria di estetica). Nel 1838 fondò gli “Annali di
Halle di scienza e arte tedesche”, che sarebbero presto divenuti l'organo
della Sinistra hegeliana. In quel periodo, la battaglia politica contro
l'assolutismo prussiano condusse
R. verso uno spiccato radicalismo
politico che lo avvicinò a Marx e che si manifestò nella tendenza
decisamente rivoluzionaria impressa agli “Hallische”. Nel 1841, per
sfuggire alla censura prussiana, la rivista fu trasferita a Dresda, ove
uscì fino al 1843 col titolo di “Annali tedeschi”. Nel 1842
fu pubblicato il saggio di
R. più significativo,
La filosofia
del diritto hegeliana e la critica del nostro tempo, che tanta influenza
ebbe sulla Sinistra hegeliana.
R. rimprovera a Hegel di fissare solo un
concetto astratto e teoretico di Stato, assolutizzando per di più
istituzioni politiche e sociali contingenti; secondo
R., pertanto,
occorre attuare un ripensamento dei compiti della filosofia e
dell'identificazione hegeliana tra reale e razionale, che deve essere vista non
come realtà in atto, ma come missione da realizzare. Deluso dai liberali
tedeschi, emigrò prima in Svizzera e poi in Francia; a Parigi, nel 1844,
fondò insieme a K. Marx gli “Annali franco-tedeschi”, che
ebbero, però, vita breve, anche perché, mentre Marx si indirizzava
verso il Comunismo rivoluzionario,
R. rimaneva fondamentalmente un
liberale, sia pure orientato in senso fortemente democratico, che accettava
l'idea del Socialismo solo nella sua forma filosofica, rifiutando, però,
la lotta di classe. Di nuovo in patria in occasione dei moti del 1848, dopo il
loro fallimento riparò a Londra, ove nel 1849 diede vita, insieme con G.
Mazzini e A.A. Ledru-Rollin, a un comitato di propaganda democratica europea.
Trasferitosi a Brighton, rimase fermo sull'idea di una trasformazione graduale e
democratica dello Stato, guardando successivamente con simpatia all'opera di
unificazione tedesca condotta da O. Bismarck (Bergen, Rügen 1802 - Brighton
1880).