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Rouch, Jean.

Regista cinematografico e documentarista francese. Laureatosi in Lettere e in Ingegneria delle costruzioni, si trasferì nelle colonie francesi per effettuare delle rilevazioni topografiche. Il contatto diretto con le popolazioni locali e l'incontro con l'etnologo M. Griaule lo portarono ad abbandonare la sua professione per dedicarsi alla cinematografia. Nel 1947 girò il suo primo cortometraggio, Au pays des mages noires; ne seguirono molti altri (La circoncision, 1948; Initiation à la danse des possédés, 1949; Bataille sur le grand fleuve, 1950; Les hommes qui font la pluie, 1951; Les gens du Nil, 1952), tutti eseguiti con l'intento di registrare la realtà nella sua quasi totalità, non omettendone né modificandone alcuna parte nel nome della genuinità documentaristica, estranea a coloriture di tipo estetico. Nel 1957 esordì nel lungometraggio con Jaguaro, seguito da Moi, un noir e La pyramide humaine (1958); Chronique d'un été (1961), realizzato in collaborazione con il sociologo E. Morin; Marie-France et Véronique (episodio de La fleur de l'âge, 1964); Gare du Nord (episodio di Paris vu par..., 1966); Petit à petit (1971); Les deux chasseurs (1981); Dionysos (1984); Fraternité: cantate pour deux généraux (1990), Madame L'Eau (1993), Faire-part: Musée Henri Langlois (1997) (n. Parigi 1917).